Abbiamo riassunto l’essenza del trend meteorologico del fine settimana. Ci sarebbe poco altro da aggiungere, se non che qualche tentativo perturbato più convincente si manifesterà la prossima settimana ma con effetti ancora tutti da valutare. La situazione di stallo rischia di procrastinarsi sino a ridosso delle festività Natalizie, allorquando osserveremo un Vortice Polare così forte da riuscire a ricondurre le correnti atlantiche in seno al Mediterraneo.
Sabato e domenica, variabilità a tratti
Confermiamo l’inserimento di un po’ d’aria umida da ovest, che andrà ad innescare un parziale aumento della nuvolosità nelle regioni di ponente. Nubi che avranno il merito di attenuare le fitte nebbie osservabili ultimamente. Non solo. Faranno calare di qualche grado le temperature in quota, mentre al suolo – diminuendo l’inversione termica – avremo un lieve rialzo termico.
Gli annuvolamenti di maggiore spessore coinvolgeranno molto probabilmente le regioni tirreniche, dando luogo a qualche pioviggine sparsa. Va detto che qualche banco di nebbia riuscirà comunque a resistere principalmente sulla Pianura Padano-Veneta.
Cenni d’instabilità ad inizio settimana?
Abbiamo posto l’interrogativo perché la resistenza anticiclonica potrebbe risultare tale da inibire anche quel timido tentativo d’inserimento di una piccola ondulazione ciclonica proveniente dalla Penisola Iberica. Sembra tuttavia che qualche effetto possa coinvolgere alcune delle nostre regioni, segnatamente la Sardegna e il medio-basso versante tirrenico. Martedì in particolare, potrebbero verificarsi piogge un po’ più consistenti, ma nulla a che vedere con le perturbazioni transitate a novembre. Quel che preme sottolineare è che potrebbe esserci una svolta, seppur graduale, nella seconda metà della prossima settimana. I tentativi perturbati si moltiplicheranno e qualcuno potrebbe anche andare a segno.