La posizione “naturale” dell’Anticiclone delle Azzorre, durante la stagione estiva, è quella distesa lungo i paralleli, e comprendente tutto il Mediterraneo centro occidentale a partire dalla Penisola Iberica.
In questi ultimi anni, invece, sta prevalendo l’influenza dell’Anticiclone Africano, che prende il via dal Marocco o dall’Algeria, e tende ad invadere la Spagna, il Golfo di Biscaglia, e la Francia, regalando correnti settentrionali asciutte sul Nord Italia, che soffre così di un’ondata di caldo.
Il caldo in questione è determinato da due fattori: le correnti da nord est, asciutte, che seccano l’aria, favorendone l’innalzamento della temperatura con l’irraggiamento solare, ed il fattore di compressione dell’aria, dall’alto verso il basso, che, oltre a favorire l’aumento termico per l’effetto “pompa di calore”, dissolve anche ogni tipo di nuvolosità inibendo i temporali di calore che sono così tipici nel periodo estivo sull’Arco Alpino.
Ma non si può sottovalutare anche il fenomeno del foehn, presente sotto vento alle montagne, che favorisce un ulteriore aumento della temperatura.
Su Liguria, Toscana, Lazio, inoltre, i venti secchi da nord est inibiscono la formazione della brezza marina, che porta lungo le coste e su gran parte dell’interno temperature più moderate, grazie all’influenza delle masse d’aria raffreddate dalla superficie del mare.
Stamani i radiosondaggi mostravano intensi venti da nord est a tutte le quote sul Nord Italia, con geopotenziali a 500 hPa attorno all’elevato valore di 5850 Gpm.
Completamente diversa la situazione del Sud Italia, ove temperatura e geopotenziali sono assai più bassi, in quanto l’aria fredda affluita nei giorni scorsi ha scavato una depressione sulla Sicilia.
Mentre Cuneo Levaldigi ha rilevato -11°C a 5850 metri di altezza, Trapani ne ha rilevati -16°C circa 100 metri di quota più in basso.
Donde la differenza di tempo tra il Nord ed il Sud Italia: ieri mentre Catania presentava una massima di +25°C, Bolzano ha registrato una massima di ben +31,4°C, e Dobbiaco, a 1200 metri di altezza, in Alto Adige, la temperatura più alta della giornata, di +22°C, è stata di solo un grado inferiore a quella di Bari.
E’ una configurazione di geopotenziale che si sta ripetendo da mesi, donde la siccità che sta colpendo buona parte del Nord Italia, e che si manterrà inalterata anche nei prossimi giorni.