Esattamente una settimana fa vi raccontavamo di un violento terremoto nell’Iran, non lontano dalla centrale atomica di Bushehr: tale scossa aveva raggiunto l’intensità di 6,3 gradi della scala Richter, molto meno potente del terribile sisma odierno che addirittura, secondo le rilevazioni del Servizio Geologico degli Stati Uniti, avrebbe raggiunto ben 7.8 gradi Richter. Il Centro sismico iraniano indica al momento una magnitudo inferiore, pari a 7.5 gradi. In base a queste stime, si tratterebbe della più violenta scossa ad aver colpito il Paese negli ultimi 40 anni. Al momento sono 80 le vittime già accertate, ma si temono centinaia di morti, in quanto vi sarebbe la città di Hiduch completamente distrutta.
La zona colpita, in prossimità del confine con il Pakistan, (epicentro posto 80 km ad est della città di Khash ed 80 km a nord di Savaran), sebbene fortunatamente risulta poco popolata, è un’area rurale, con la gran parte delle case costruite con mattoni di fango. L’Iran è un territorio altamente sismico, tanto che ha subito alcuni dei terremoti più disastrosi degli ultimi cento anni. L’ultimo molto rilevante risale al 26 dicembre 2003 e distrusse l’antica città di Bam, provocando 31 mila morti. L’intensità di questo sisma fu 6.6 gradi Richter, molto inferiore a quello di oggi. Il 20 giugno 1990 un sisma stimato in 7.4 gradi Richter devastò il Kurdistan iraniano: le vittime furono almeno 50 mila.