Le stazioni sul Plateau Antartico cominciano la loro molto particolare “estate” e salgono tutte sopra i -50°C, la più fredda oggi è arrivata a -49,9°C, Concordia ad “appena” -49,1°C, così Summit Camp, sul Plateau Groenlandese, si gode il suo periodo da primatista mondiale del gelo in attesa che le venga sottratto dalle stazioni del Polo del Freddo siberiano, scendendo a -53,6°C.
La Siberia, dicevamo, in questo periodo arranca. Dopo il freddo estremo anticipato tra fine ottobre e inizio novembre, poche località negli ultimi giorni sono scese sotto i -40°C. Tra queste Verhojansk, che piazza la zampata e si guadagna ormai da tre giorni il primato del freddo giornaliero regionale, scendendo per due volte a -43°C ed oggi a -42,1°C. Impressionano di più le massime, da due giorni mai sopra i -39,3°C (-38,2°C e -30,7°C sono le medie minime e massime di novembre a Verhojansk). Distante Ojmjakon e ancor più Teply Kljuch: la primatista del gelo siberiano stagionale, capace di scendere a -51,9°C l’8 novembre, da tre giorni non scende sotto i -30°C ed è arrivata ieri ad una massima di ben -11,5°C.
Intanto per la prima volta nella stagione una stazione canadese abbatte la soglia dei -40°C. A riuscirci è stata Mould Bay, nell’isola di Prince Patrick, che ha raggiunto ieri -40,4°C. Ma la parte occidentale dell’artico canadese e il nord dell’Alaska nelle ultime due settimane hanno visto anomalie termiche positive molto ingenti, fino a 10 gradi superiori alle medie.
Tra le campionesse del gelo si affaccia anche la Cina. Madoi, un villaggio a 4270 metri nella regione amministrativa del Qinghai (Cina centrale, Tibet nord-orientale), alle sorgenti del Fiume Giallo, ha toccato per la prima volta -30°C.