Luglio ci ha finora risparmiato da qualsiasi particolare eccesso di caldo, merito del ritrovato (almeno in parte) anticiclone delle Azzorre: come noto, è stata una prima metà di luglio certamente estiva, ma in parte gran travagliata dalla presenza costante dei temporali a ciclo termoconvettivo, molto diffusi lungo lo Stivale per l’estrema fragilità del campo barico sul Mediterraneo. Adesso l’estate prova a fare più sul serio, grazie all’anticiclone oceanico che sta spostando il proprio baricentro più ad est, con conseguenti scenari meteo più stabili ed assolati (caldo in aumento) anche sulle aree interne e montuose dell’Italia. Tuttavia nuove insidie al bel tempo incontrastato sono attese già da metà settimana ed i temporali saliranno di nuovo in cattedra, specie al Nord, ancora una volta per infiltrazioni d’aria più fresca ed instabile.
Riguardano gli scenari per l’inizio della terza decade del mese, vi è in campo anche la possibile progressiva espansione di un promontorio anticiclonico sub-tropicale, che potrebbe determinare la prima vera fiammata calda di questo mese, a causa dell’affondo di una lacuna ciclonica verso la Penisola Iberica. Ipotesi però da prendere molto con le pinze ed attualmente suffragata solamente dalle proiezioni del modello americano GFS (in basso la previsione delle termiche ad 850 hPa per il 23 luglio, fonte www.meteogiornale.it/mappe-modelli-meteo): gli scenari evolutivi del medio-lungo termine appaiono molto incerti per la presenza a livello europeo di una depressione a carattere freddo sul Baltico, che potrebbe parzialmente influenzare anche l’Italia. Non resta quindi che attendere i prossimi giorni per conferme o smentite.