Le due facce della medaglia:
le prime due settimane di luglio sono state segnate, pesantemente, da una configurazione barica apparentemente contrapposta: la possente struttura anticiclonica ad ovest, la circolazione d’aria fresca instabile ad est. Con un po’ d’esperienza è facile correlarle: l’Alta Pressione – il cui fulcro resta ubicato a ridosso del Regno Unito – ha imposto una traiettoria decisamente settentrionale alle perturbazioni atlantiche costringendole a scivolare verso il settore orientale del Continente. L’aria fresca sta tutt’ora alimentando un’ampia struttura ciclonica, ma fortunatamente stiamo assistendo ad un rialzo pressorio convincente e conseguentemente all’allontanamento degli spifferi freschi.
Accelerazione estiva:
l’espansione anticiclonica garantirà, finalmente, qualche giorno di bel tempo: dal mattino alla sera. Forse qualcuno si starà domandando: e i temporali? Beh, qualcuno avrà modo di svilupparsi, soprattutto sulle Alpi. Ma la situazione che si verrà a creare non sarà minimamente paragonabile a quella osservata sino all’altro ieri. Vedremo, in seguito, quali saranno le regioni che dovranno sopportare la maggiore instabilità diurna.
Caldo sì, ma nella norma:
qualcuno storcerà il naso, convinto che le temperature siano inferiori o superiori alla norma. Come detto più volte, dipende anche dalla percezione del singolo ma dati alla mano possiamo sostenere che sinora non vi sono stati particolari eccessi termici. E’ vero, localmente fa caldo per via dell’alta umidità indotta dalle frequenti precipitazioni pomeridiane, ma è altrettanto vero che laddove i temporali hanno prodotto i maggiori effetti, i valori termici hanno subito veri e propri tracolli. Il consolidamento anticiclonico condurrà ad un lieve rialzo termico e localmente si raggiungeranno picchi di 34-35°C. Ma non scordiamoci che siamo a metà luglio e che tali valori sono da considerarsi assolutamente normali.
Stabilità duratura?:
Lecito domandarselo, visto l’andamento stagionale. E darvi una risposta attendibile, permetteteci, non è semplice. L’analisi comparata delle singole proiezioni modellistiche conferma un blocco della configurazione barica: l’Alta Pressione rimarrà ancora ad ovest, mentre sull’Europa orientale stazionerà un ampio vortice ciclonico che si avvarrà di costanti contributi perturbati atlantici.
Confermato, per ora, il break di fine mese:
presumibilmente assisteremo ad una lieve rinfrescata attorno al 20, specie nelle regioni adriatiche e meridionali per l’influenza di un fronte instabile in rapido scivolamento verso sud. C’è anche da dire che alcuni modelli contemplano, sporadicamente, una maggiore ingerenza africana a medio termine. Parrebbero concordi, invece, nell’indicare un poderoso break stagionale verso fine mese, quando dapprima il vortice ciclonico europeo e in seguito la circolazione atlantica, sembrerebbero capaci di intaccare la struttura anticiclonica costringendola alla ritirata. Prospettive instabili, quindi, capaci di ripristinare temporali di una certa violenza e un calo termico importante.
Focus: evoluzione sino al 28 luglio 2013
La prima parte settimanale sarà segnata da un maggiore apporto anticiclonico, il ché significa avere giornate più soleggiate e un lieve incremento del caldo. Lecito attendersi temperature massime anche di 34-35°C, ma come detto in sede analitica è bene tenere a mente che siamo giunti nel cuore della stagione estiva. Anche in un quadro di stabilità così evidente, non mancherà occasione per degli spunti temporaleschi vivaci. I temporali più intensi si manifesteranno sulle Alpi occidentali e nelle zone interne della Sardegna. Da giovedì ecco che l’instabilità diurna riprenderà vigore anche sulla dorsale appenninica.
L’aspra disputa tra il possente anticiclone e il vortice instabile proseguirà, presumibilmente, sino alla conclusione dello step previsionale. L’Italia, ancora una volta, si troverà nel mezzo con effetti simili agli attuali: stabilità insidiata da spifferi freschi orientali e conseguentemente dalla genesi di grossi temporali principalmente sui rilievi. E non solo.
Evoluzione sino al 02 agosto 2013
Il break potrebbe intervenire, in modo massiccio, sul finire del mese e le ripercussioni si protrarrebbero anche ai primi d’agosto. Ovviamente sono ipotesi da fanta-meteo e tali vanno considerate. Certo è che la costanza con la quale i modelli dipingono determinati scenari, non lascia ben sperare.
In conclusione.
In apertura s’è parlato d’estate tra alti e bassi, ma in altre occasioni l’abbiamo definita una stagione estiva tipicamente mediterranea. E quel che emerge dall’approfondimento odierno sembra voler confermare in toto tale definizione.