Nel nostro precedente appuntamento ci eravamo lasciati delineando una fase prettamente estiva, specie per il Centro Nord dell’Italia, che tuttavia doveva assumere i caratteri di una parentesi in un contesto d’ instabilità atmosferica che più si addice alla Primavera. La realtà dei fatti ha smentito le previsioni, piccolo grande insuccesso che ci ricorda la difficoltà di leggere correttamente tra le righe della dinamica atmosferica.
L’incipit dell’Estate astronomica sarà accompagnato da condizioni atmosferiche decisamente da piena Estate atmosferica su tutto lo Stivale: la circolazione depressionaria in quota, che ha portato a temporali sparsi specie su Sicilia e Calabria, andrà esaurendosi definitivamente regalando sole e stabilità anche sull’estremo Sud.
Da un punto di vista della dinamica atmosferica siamo di fronte ad una situazione di stallo: l’MJO, dopo una breve ripresa dell’attività, è ora definitivamente cessata. L’indice NAO è pure su valori neutri ed in prospettiva non sembra discostarsi molto da questo “appiattimento” che segue una fase con indici negativi. Con queste premesse sembra fin troppo scontato che la situazione nei giorni a venire rimarrà pressoché invariata.
Nel fine settimana si vedono i segnali di un cambiamento nella circolazione atmosferica i cui reali effetti saranno tutti da valutare. Come spesso accade, il motore di questo cambiamento sarà un profondo vortice colmo d’aria fredda in quota che staziona sul Canada Nord Orientale. Come sappiamo alle alte latitudini sono assai frequenti queste figure bariche nel semestre caldo: l’approfondirsi di una saccatura a partire da questa goccia d’aria fredda, determinerà, come risposta antitetica, una profonda onda di Rossby che, in pieno Atlantico, si svilupperà in senso meridiano fino a raggiungere l’apice settentrionale della Groenlandia. Questo promontorio di alta pressione altri non è che l’Anticiclone delle Azzorre, figura chiave per le estati italiane che sempre più spesso latita sulla nostra penisola.
In questo “gioco” di promontori e saccature, è logico attendersi che l’ondulazione del Getto, così venutasi a creare, non si smorzi immediatamente: una profonda saccatura alimentata dall’aria presente sul Circolo Polare Artico andrà approfondendosi sul vicino Atlantico e sull’Europa Occidentale. Fino alla giornata di Venerdì l’Italia sarà protetta dalla “cupola” di alta pressione che in queste ore è centrata proprio sulla Penisola Iberica che sarà costretta a traslare verso est da quanto sopra descritto. In seguito, nel fine settimana, l’Italia nord occidentale sarà lambita da correnti sud occidentali instabili che tuttavia non dovrebbero rovinare il weekend su gran parte dell’Italia.