Contributi d’aria instabile continuano a raggiungere le regioni meridionali, determinando precipitazioni sparse che localmente assumono carattere temporalesco. Venti relativamente freddi da est continuano ad affluire lungo il versante adriatico causando qualche nevicata nelle zone interne del medio versante adriatico. La quota neve varia dai 600 dell’Appennino marchigiano ai 1000 metri dei rilievi calabri. Aria ancor più fredda da est affluirà domenica e lunedì nelle regioni del nord, contestualmente all’approssimarsi di un nucleo gelido russo all’arco alpino. Non è da escludere, a metà della prossima settimana, un graduale diffuso peggioramento delle condizioni meteorologiche.
Il tempo domenica 17 febbraio
Parziale aumento della nuvolosità nelle regioni settentrionali, annuvolamenti di maggior spessore interesseranno la Romagna e i rilievi del nord. Da non escludere locali deboli precipitazioni, che potrebbero assumere carattere nevoso a bassissima quota. Atteso, difatti, un calo termico significativo per correnti d’aria fredda provenienti da est.
Condizioni di tempo instabile insisteranno al sud e lungo il medio-basso versante adriatico. Ci aspettiamo altre piogge e delle nevicate lungo la dorsale appenninica. Quota variabile dai 600 metri dei rilievi marchigiani e abruzzesi, agli 800/1000 metri dell’Appennino meridionale. Locali parziali annuvolamenti interesseranno anche il Lazio e la Sardegna, senza escludere la possibilità di sporadiche precipitazioni sui versanti orientali. Tempo decisamente migliore su Toscana e Umbria.
Lunedì 18 febbraio
Prevalenza di bel tempo nelle regioni settentrionali, anche in Toscana e sull’Umbria. Parziali annuvolamenti potrebbero interessare le Venezie, la Romagna e la dorsale appenninica settentrionale, difficilmente si avranno fenomeni. Segnaliamo estese forti gelate su pianure e conche appenniniche al sorgere del sole. Nelle altre regioni insisteranno condizioni di tempo instabile, con piogge e nevicate sulla dorsale appenninica. La neve potrebbe spingersi localmente a quote collinari, specie su Marche, Abruzzo, Molise, Puglia Garganica ed entroterra campano.
La tendenza per le giornate successive
Martedì tempo in parziale miglioramento anche nelle regioni adriatiche e del sud, con graduale attenuazione dei fenomeni. Nubi in aumento sui confini alpini, dove potrebbero affacciarsi deboli nevicate. Continuerà a far freddo, specie al primo mattino quando insisteranno locali forti gelate su pianure e valli del centro nord.
Mercoledì appare probabile un graduale cambiamento, causato dallo scontro tra l’aria umida in arrivo da ovest e quella gelida presente sull’Europa centrale. Da non escludere un peggioramento nelle regioni centrali e sull’Emilia Romagna, in successiva propagazione sul nordest. Attese delle nevicate sui rilievi, da non escludere sconfinamenti sulla pianura emiliano romagnola e sulle Venezie. Maltempo che nelle giornate successive potrebbe estendersi all’intera Penisola, causa l’ingresso di un’ampia saccatura da ovest.