Il progetto di ricerca dell’Unione Europea, relativo al monitoraggio della composizione atmosferica, ha messo a punto un sistema integrato che tramite l’analisi dei dati acquisiti è in grado di restituire una elaborazione modellistica complessa. Questa, a sua volta, è utilizzata per fornire previsioni giornaliere sulla concentrazione atmosferica globale di agenti inquinanti.
Il fumo e l’emissione di gas, in questo caso, vengono tracciati sulla base dei dati satellitari. Il modello, denominato MACC-II, è in grado di stabilire le modalità di trasporto degli inquinanti, nonché il percorso seguito e le successive trasformazioni chimiche.
L’animazione del MACC-II mostra come la corrente a getto che scorre sul Nord Atlantico abbia facilitato il trasporto del fumo dal Canada nel settore nordoccidentale dell’Europa: il tutto in soli tre giorni. Il fumo, che in genere si trova ad una altitudine di 2-4 chilometri, in un paio di giorni era visibile addirittura a occhio nudo da diverse località della Scandinavia. Le condizioni atmosferiche attuali potrebbero dirottare il fumo e altre sostanze inquinanti in direzione sud, verso il Mediterraneo e sull’Italia.
La previsione viene verificata anche attraverso misurazioni atmosferiche effettuate da aerei di linea. Durante le operazioni di atterraggio negli scali di Francoforte e Parigi, nella giornata del 6 luglio, alcuni velivoli registravano un aumento significativo delle concentrazioni di monossido di carbonio a quote comprese tra due e quattro chilometri. Valori che corrispondono alle previsioni del sistema MACC. Il progetto MACC-II è coordinato dal Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine (ECMWF) di Reading, nel Regno Unito, e comprende 31 partner provenienti da 13 paesi dell’Unione europea.