L’ESTATE NEL VIVO, RIVINCITA AFRICANA? – Doveva capitare, prima o poi: fino a questo momento l’estate 2013 ci ha dispensato dal patire troppa sofferenza, grazie all’assenza di eccessive fasi di caldo, in genere quasi sempre da attribuire agli assalti dell’anticiclone nord-africano. Solo un’ondata di caldo importante si è avuta finora, per quella che è chiaramente un’estate in controtendenza rispetto alle ultime.Nella prossima settimana il promontorio anticiclonico sub-tropicale è atteso risalire con la sua aria incandescente verso il Mediterraneo, per quello che sarà probabilmente il secondo episodio stagionale di forte calura dopo quello avuto a metà giugno. In realtà l’entità del caldo è ancora tutta da valutare: non è detto che l’Italia finirà nella fornace, in quanto prima saranno l’Iberia ed il sud della Francia ad essere colpite dai massimi effetti delle correnti sahariane.
L’INFLUENZA DELLE ANOMALIE TERMICHE IN ATLANTICO – Ovviamente non possiamo stabilire quali saranno le dinamiche dell’estate nella sua seconda parte: è però sempre interessante osservare le anomalie termiche superficiali oceaniche, per quelle che possono essere le influenze climatiche sul corto e medio raggio. In particolare si osserva una zona fredda sull’Oceano Atlantico poco al largo della Penisola Iberica, a fronte di un Mediterraneo Centro-Occidentale che, complice la calma anticiclonica dell’ultimo periodo, tende a scaldarsi con termiche sopra la norma, anche per via del tratto che si tratta di un mare chiuso e più sensibile alle variazioni climatiche sul breve periodo. Si tratta di una situazione teoricamente congeniale agli affondi ciclonici verso l’Iberia (il getto viene attratto in senso antiorario per aggirare le anomalie termiche negative dell’acqua), da cui potrebbero scaturire fiammate sub-tropicali in direzione dell’Italia.