ITALIA DIVISA – Due sistemi frontali si contendono il nostro Paese e fanno capo a due aree depressionarie ben distinte: la prima di matrice afromediterranea influenza il Sud, mentre la seconda ben più rigida, facente capo ad un nocciolo gelido a nord delle Alpi, è responsabile degli scenari meteo invernali al Nord e sulla Toscana, con diffuse nevicate in Val Padana. Dal punto di vista termico l’Italia è quindi spaccata a metà, poiché il flusso africano ha fatto salire ulteriormente i termometri al Sud e sulla Sicilia, nonostante la presenza di una copertura nuvolosa piuttosto compatta. Quasi tutto il vasto ammasso perturbato si è spostato sul Mediterraneo Orientale, ma l’Italia del Sud ha risentito della parte più instabile del flusso nord-africano che ha favorito lo scoppio di temporali molto intensi tra la Sicilia orientale e la Calabria jonica.
PIANURA PADANA SOTTO LA NEVE – L’entrata decisa del flusso molto freddo orientale ha comportato un la presenza di copertura nuvolosa compatta su gran parte del Nord, con precipitazioni a prevalente carattere nevoso su quasi tutta la Val Padana. Molto deboli nel complesso i fenomeni, anche perché risulta piuttosto blanda la depressione, centrata sulla Corsica, da cui scaturisce questo peggioramento. Le nevicate più significative hanno interessato l’Emilia, parte delle pianure lombarde ed il Veneto centro-settentrionale, mentre altrove i fenomeni sono risultati più deboli. Tra il Basso Veneto, l’est dell’Emilia e la Romagna si sono invece avute piogge al posto della neve, per via di temperature sopra lo zero. Da segnalare che la neve è stata accompagnata da vivaci venti orientali, con la Bora che ha soffiato ben più forte attorno a Trieste.