La presenza di queste due figure “paritetiche”, ma nella loro disposizione geografica “opposte”, è sinonimo e sintomo di una teorizzabile lenta evoluzioni delle condizioni atmosferiche sulla nostra Penisola.
Si prefigura, pertanto, un lento ingresso sul Mediterraneo centro occidentale di una seccatura depressionaria. Tale ansa tenterà di imporsi sulle nostre regioni di ponente, ma il risultato che otterrà, con tutta probabilità, sarà quello di richiamare aria molto mite ed a debole curvatura anticiclonica sulle nostre regioni centro meridionali. L’effetto principale, oltre che un naturale ed iniziale aumento della nuvolosità, non essenzialmente proporzionabile a quello precipitativo, sarà dovuto ad un graduale aumento delle temperature ad iniziare dalla parte centrale del Nostro mare, per finire, tramite una “onda africana” (onda termica), a coinvolgere le nostre estreme regioni meridionali, per le date tra l’otto ed il nove del corrente mese.
Sovente le condizioni “estreme”, freddo/caldo, sono prodotte da questa difficoltà che determinati cavi d’onda presentano nella loro naturale evoluzione verso levante. Mi sembra che il “muro dinamico” che si prefigura affermarsi sulle aree continentali, tra Balcani e settore della Russia uralica, abbia tutte le caratteristiche ed intenzioni di “resistere” a questo “cavo d’onda” dai caratteri pressochè stazionari.
L’inibita situazione evolutiva, ad oriente, dovrebbe, tramite un apporto di aria calda e maggiormente stabilizzante nel tempo, arrecare una probabile cella altopressoria sul Mediterraneo centrale e meridionale. Figura dinamica, che possiamo definire come semipermanente (cella atmosferica di matrice sub tropicale) e capace di definire in maniera molto più chiara le condizioni atmosferiche sul nostro Paese.
Tranne una fase di peggioramento delle condizioni atmosferiche, nei prossimi 3 giorni e segnatamente sul ponente peninsulare, nel più lungo raggio possiamo intravedere un trend che ci vedrebbe caratterizzati da questa figura pressoria dalle caratteristiche progressivamente sempre più miti.
Se l’anticlone non dovesse cedere ad est, come è probabile, possiamo già indicare una “bolla d’aria” che nascerà sul settore più meridionale del Mediterraneo per conquistare poi l’intera nostra Penisola.
Una primavera che al momento risulta essere molto regolare e che non mostra “peculiari sbilanciamenti ” verso situazioni di freddo/fresco.