Break agli esordi:
se ne parlò fin dalla scorsa settimana, quando si ipotizzò un maggiore coinvolgimento della nostra Penisola ad opera dell’ampia saccatura nord atlantica. All’epoca si avanzò l’ipotesi di una maggiore incisività depressionaria, disegnata e ultimamente confermata da alcuni dei più autorevoli modelli previsionali. Bene, quel che possiamo anticiparvi fin da ora è che il quadro meteorologico resterà in parte compromesso sino alla fine di giugno.
Cambio configurativo sostanziale:
la scorsa settimana si discuteva circa gli effetti che avrebbe avuto la depressione franco-iberica alle nostre latitudini. Si focalizzò l’attenzione sullo spostamento verso l’Europa centrale, laddove sarebbe stata agganciata dalla circolazione atlantica con successivo rinvigorimento della struttura ciclonica a ridosso della Scandinavia. Evoluzione che puntualmente s’è concretizzata, tant’è che se il tempo è in fase di cambiamento è dovuto proprio all’estensione della saccatura atlantica verso il Mediterraneo.
Temperature in forte calo:
fin da ieri in alcune regioni d’Italia s’è percepito il corposo calo termico: vuoi perché le precipitazioni hanno inciso in modo determinante, vuoi perché il vento di Maestrale ha preso il sopravvento sui mari di ponente. Anche al sud, l’ultima roccaforte del caldo africano, la flessione ha già cominciato a produrre i suoi effetti. Effetti che si percepiranno ancor di più nei prossimi giorni, quando i venti si disporranno da n/ne trasportando ulteriori masse d’aria fresca dal nord Europa. Le proiezioni termiche indicano una diminuzione tale da condurci verso temperature inferiori alle medie stagionali.
Instabilità marcata:
il cambiamento è cominciato coi violenti temporali domenicali sul nord Italia e continuerà col trasferimento delle precipitazioni nelle regioni centro meridionali. Ciò che inciderà sulla distribuzione dei fenomeni è senz’altro il tipo di circolazione, che risultando in prevalenza settentrionale lascerà le regioni settentrionali sotto l’alta protettrice delle Alpi. Ragion per cui ci aspettiamo una maggiore instabilità al centro sud e nelle due isole maggiori, laddove non mancherà occasione per manifestazioni temporalesche localmente violente. Specie lungo il versante Adriatico.
A quando un miglioramento?:
Probabilmente a inizio luglio, quando l’Anticiclone delle Azzorre – ora in consolidamento sull’Europa occidentale – sembrerebbe in grado di distendersi sul Mediterraneo. Prospettive di tempo stabile e soleggiato, quindi, con temperature che riprenderanno a salire ma senza gli eccessi termici registrati la scorsa settimana.
Focus: evoluzione sino al 07 luglio 2013
L’intera settimana sarà condizionata dall’afflusso d’aria fresca dai quadranti settentrionali, che come detto esporrà le regioni centro meridionali e insulari alla maggiore fenomenologia. Ci aspettiamo piogge e temporali, spesso consistenti al punto tale da non escludere locali episodi grandinigeni significativi. Altro elemento importante sarà il vento, che continuerà a soffiare sostenuto orientandosi dai quadranti settentrionali incentivando così un ulteriore calo delle temperature.
Un graduale miglioramento subentrerà ai primi di luglio, quando l’Alta delle Azzorre inizierà ad espandersi sul Mediterraneo riportando la vera estate mediterranea.
Evoluzione sino al 12 luglio 2013
Prospettive di bel tempo, senza particolari eccessi termici, anche per il prosieguo della prima decade di luglio. Buone notizie, quindi, all’orizzonte si prospetta un periodo estivo tipico dell’estate nostrana.
In conclusione.
Al momento il trend evolutivo dell’estate sembrerebbe indicare un’alternanza tra alti e bassi, ma siamo ancora agli esordi stagionali e le sorprese potrebbero essere sempre dietro l’angolo.