Tutti gli anni ad ottobre è aspra battaglia tra l’artico canadese, la Groenlandia e la Siberia per aggiudicarsi il titolo di prima terra a tagliare il traguardo dei -30 gradi.
E quest’anno, se si esclude il plateau groenlandese dove tale soglia può essere raggiunta anche in estate, ad aggiudicarsi il titolo, per davvero un soffio, è stato il Canada.
Perché Eureka, avamposto canadese nelle terre artiche, ha raggiunto il valore di -30,3°C alle 12Z (la Z indica l’ora solare al meridiano di Greenwich) del 12 ottobre, toccando un valore minimo di giornata di -31,4°C e strappando il primato per poche ore alla siberiana Delyankir, che è scesa sotto i -30°C soltanto tra le 21Z del 12 ottobre e le 00Z del 13 ottobre, cioè 6-9 ore più tardi.
Tra il 13 e il 15 ottobre altre località siberiane hanno tagliato il traguardo dei -30°C, tra queste Taskan-In-Magadan, Talaya-In-Magadan, Igandzha-Madaun, ma le più note campionesse del gelo siberiano quest’anno sono arrivate in ritardo: Verhojansk (nella foto il monumento al gelo all’entrata della città) ha raggiunto i primi -30°C soltanto il 21 ottobre, e Ojmjakon addirittura non c’è ancora riuscita!
In verità non sono tanto Verhojansk ed Ojmjakon ad essere in ritardo, quanto le altre in anticipo: per Verhojansk si tratta infatti dei -30°C più precoci dal 2004, anno in cui a fine ottobre, esattamente il 28, tagliò anche il traguardo dei -40°C, come del resto fece Ojmjakon!
La Groenlandia, plateau ad alta quota escluso, ha tagliato per ultima il traguardo dei -30°C, ma Kap Morris Jesup avendo raggiunto oggi un valore minimo di -33,8°C, ha toccato il nuovo limite assoluto stagionale dell’emisfero boreale.
Ora è aperta la caccia ai primi -35°C, e poi ai -40°C. Ci si arriverà già ad ottobre? E quale località ci riuscirà per prima?