Dopo il clou dell’instabilità avuto martedì, la situazione meteo inizia a mostrare evidenti progressi: il vortice d’aria fresca tende infatti gradualmente a slittare verso levante, così da attutire i contrasti termici rispetto al flusso opposto di correnti più calde che risalgono dal Nord Africa verso il Sud Italia, ormai in attenuazione. Rispetto a 24 ore fa è quindi in atto un miglioramento, ma la circolazione atmosferica resta comunque effervescente, ben lungi da una guarigione completa. Ci sarà quindi occasione per ulteriori acquazzoni specie nelle ore più calde, sebbene più isolati e circoscritti.
Attraverso la nostra mappa dell’indice thunderstorm (fonte www.meteogiornale.it/mappe-modelli-meteo/), riferita a metà pomeriggio odierno, possiamo notare in quali zone è più probabile che si scatenino temporali: al Nord avremo la situazione più instabile in parte della fascia alpina e prealpina centro-orientale, oltre che sul settore nord-appenninico, con possibili sconfinamenti dei fenomeni verso le pianure pedemontane. Il grosso dell’instabilità si va comunque trasferendo verso Adriatiche e Sud: qui avremo il rischio di rovesci che potranno risultare più intensi, specie su parte della Puglia centro-meridionale, Golfo di Taranto, Calabria jonica e Sicilia.