Non vogliamo trasmettere nessuna situazione di “allerta estiva”, ma dobbiamo considerare che sussistono, sebbene non abbiano pari peso ed entità, due onde di calore. La prima molto evidente si è ben sviluppata nei Paesi del Medio Oriente, facendo segnare in nazioni come il Libano, temperature di ben oltre 30° C. Tale “respiro torrido” è dovuto, come già segnalato in un precedente editoriale, dalla congiunzione di aria molto calda, dall’entroterra egiziano, sospinta da una circolazione oraria (HP) presente, da qualche tempo, su dette zone.
Non sono valori insoliti per dette regioni, ma spesso sono il primo segnale da mettere in evidenza quando l’aria fredda inizia ad allentare la morsa sul bacino centro meridionale o centro orientale del nostro Mare. Quindi il primo punto di osservazione o di partenza, per ora, è situabile ad oriente e facente parte di una struttura pressoria di alta ben articolata ed affermata sull’Europa orientale. Il cuore più caldo è rappresentato dalla matrice tropicale di detta HP.
Una seconda situazione, ancora in “embrione” e tutta da sviluppare, la quale con tutta probabilità inizierà a far cambiare le cose in maniera più decisa sulla nostra Penisola, potrebbe essere disegnata ed individuata nella parte del Marocco centro occidentale sino alla Spagna centro meridionale. Essa al momento non appartiene a nessuna “caratterizzata” figura di alta pressione, ma solo ad ondulazioni non molto “accese” delle correnti del medio Atlantico. Possiamo dire che in tali regioni si respira aria già primaverile. Quest’ultima situazione, per ora molto in sordina, attenderebbe solo un nuovo cavo d’onda, presumibilmente quello che ci interesserà nel prossimo week-end, per dare origine, successivamente, ad un risposta di aria nord africana dalle caratteristiche ben più miti e stabilizzanti. Insomma la debole, per ora, curvatura anticiclonica presente sull’estremo lembo occidentale del Mediterraneo, potrebbe assume delle caratteristiche nettamente più convesse ed iniziare il suo spostamento verso levante. Un primo attacco alla salute della primavera (scorsa settimana)… un presumibile secondo, ancora dai connotati non molto certi, ed in fine si chiude il “sipario” sull’inverno.
Parliamo sempre di “tentavi previsionali long range”, ma non possiamo assolutamente trascurare e non segnale ai nostri lettori che le “sorprese” non sono così remote. Tale previsione non è basata esclusivamente dall’osservazione “asettica” dei modelli, ma nella regolarità che l’atmosfera sta conferendo a questi due ben distinti nuclei caldi.