Il 05 Gennaio del 1947, due figure dominano sul Continente Europeo, fronteggiandosi continuamente: un robustissimo Anticiclone Russo, con massimo a 1045 hPa a nord-est di Mosca, e la Depressione d’Islanda, centrata, con un minimo di 960 hPa, a sud della Groenlandia.
La depressione d’Islanda riesce ad aprirsi un corridoio lungo il basso Mediterraneo, inviando una perturbazione sulle Baleari.
Siamo al giorno 06 Gennaio, e la perturbazione penetra anche sul Mediterraneo Centrale, scivolando sull’Italia Centrale per poi dirigersi verso la Grecia.
Alle forti correnti orientali fredde dai Balcani si sovrappongono correnti umide meridionali, e la neve cade su quasi tutta la Penisola.
A Trieste la temperatura scende fino a -12°C, valore che non verrà più toccato fino ai -14,6°C del Febbraio 1956; a Milano e Torino scende a -11°C, ed a Belluno a -18°C.
Si verifica una giornata di ghiaccio su tutta la nostra Penisola, comprese la maggior parte delle zone del Sud Italia: in Toscana nevica con 6-7°C sotto lo zero (a Lucca e Firenze cadono 10 cm di neve), nevica su tutta l’Emilia, l’Adriatico, la Puglia e la Campania (sia a Napoli che a Bari), mentre a Roma cadono circa 6 cm di neve il giorno 6, ed un altro cm il giorno 7, con temperatura sotto lo zero tutto il giorno.
L’inverno 1946-47 proseguirà con la predominanza dell’Anticiclone Russo, che favorirà il mantenimento della neve al suolo sulle pianure della maggior parte d’Italia per quasi tutto il mese.