A prescindere dai nomi, che rammentiamo essere attribuiti alle diverse figure bariche dall’Università di Berlino, è interessante evidenziare come stia cambiando l’impianto circolatorio sull’intero scacchiere continentale. Nel corso delle ultime settimane abbiamo osservato i sistemi perturbati muoversi tra il Regno Unito e la Penisola Scandinava. Gli sconfinamenti verso sud sono stati frequenti e il maltempo è riuscito ad espandersi sino al Mediterraneo con diverse ondate di maltempo.
Abbiamo optato per l’immagine satellitare a corredo dell’articolo per il semplice fatto che ci consente di apprezzare il suddetto cambiamento. C’è un’ampia struttura di Bassa Pressione – tra l’altro possiede un minimo con valori di pressione molto bassi di 975 hPa – che sta roteando come una trottola in vicinanza delle Isole Britanniche. Il Regno Unito, da quando è cominciato l’autunno, ha ricevuto una quantità di pioggia 5 volte superiore alla media e si stima che l’attuale possa rivelarsi la stagione più piovosa degli ultimi 12 anni.
Quel che preme evidenziare è che i fronti perturbati stanno guadagnando terreno verso sud, portandosi tra la Francia e la Spagna. Un po’ d’aria umida, indicata in figura dalle frecce verdi, riesce a raggiungere le regioni nordoccidentali dell’Italia e determina la presenza di una copertura nuvolosa a tratti compatta e minacciosa. Ci aspettiamo delle piogge in Liguria, dove peraltro avremo la confluenza tra correnti in risalita dal Tirreno – Sciroccali – e la Tramontana allo sbocco delle valli di ponente. Piogge di debole entità, più che altro piovaschi, si espanderanno verso nord raggiungendo dapprima il Piemonte e successivamente le zone montane della Lombardia centro occidentale.
Abbiamo parlato di Scirocco perché l’ingresso dell’Anticiclone, di chiara matrice Africana, sarà accompagnato da un cambio nel regime dei venti. Si disporranno da meridione, in prevalenza da Scirocco, ma diciamo che saranno avvertibili principalmente in Sardegna, Sicilia e in Liguria. E’ evidente che le temperature registreranno un repentino rialzo, anche perché nel resto d’Italia prevarrà il sole e durante le ore centrali si potranno raggiungere punte di 25°C in diverse città del mezzogiorno, sulle centrali tirreniche e nelle due isole.
Purtroppo il repentino aumento determinerà l’ascesa dello zero termico, che si dovrebbe attestare al di sopra dei 3000 metri lungo tutta la cerchia alpina. Significa che gran parte della neve caduta andrà perduta.