La sfuriata di vento, che ha interessato un po’ tutta Italia, ha ridotto le elevate anomalie termiche che avevamo osservato fino a qualche giorno fa sugli specchi di mare che circondano il nostro Paese. Lo strato di calore presente nella superficie del mare, grazie al maggiore movimento indotto dalla ventilazione, si è quindi ridimensionato, in particolar modo per quanto concerne l’Adriatico ove peraltro i venti affluiti sono risultati decisamente freddi per il periodo: notiamo come soprattutto la parte centro-settentrionale del Mar Adriatico presenti ora persino delle prevalenti anomalie negative, ovvero è più freddo della media di metà maggio. Come dire che l’estate ed i primi bagni possono ancora attendere. Nel complesso il Mediterraneo resta ancor ben più caldo della norma, di oltre 1 grado. Fonte mappa INGV.