Temperature in media:
leggendo o sentendo pronunciare il termine “tregua”, molti di voi storceranno il naso. Eppure, al di là delle eccezioni a carattere locale, le temperature hanno registrato una diminuzione tale da portarsi su valori più consoni alle medie stagionali. Non dobbiamo scordarci che siamo nel cuore dell’estate e che massime superiori ai 30°C – in qualche caso vicine ai 35°C – sono da considerarsi assolutamente normali.
Un po’ d’instabilità:
la circolazione d’aria fresca ha avuto il merito di implementare una discreta instabilità diurna, coincisa con lo sviluppo di temporali soprattutto sui rilievi e nelle zone adiacenti. Prima è toccato alle Alpi, poi è stata la volta della dorsale appenninica ed in particolare del settore centro meridionale. L’inevitabile contrasto con caldo preesistente, ha prodotto localmente manifestazioni temporalesche violente, con grandine e colpi di vento.
La situazione in Europa:
attualmente riscontriamo due aree cicloniche, una a ridosso dell’Irlanda e l’altra posizionata sul Mar Nero. In Scandinavia, invece, si è affermata una figura anticiclonica che tende la mano all’Alta Pressione presente sul Mediterraneo.
L’evoluzione successiva:
negli ultimi mesi abbiamo assistito alla permanenza di diverse strutture depressionarie in vicinanza del Regno Unito. Una sorta di semi-permanente britannica, che allungandosi in Atlantico ha provocato le ben note rimonte dell’Anticiclone Africano. Nei prossimi giorni andrà a riproporsi una barica simile, con l’aggravante che stavolta le maglie cicloniche si spingeranno talmente a sud – ovviamente in Oceano – da spingere l’Alta Subtropicale oltre le Alpi.
Remake 2003?:
Dal punto di vista configurativo, se non si dovessero manifestare cambiamenti in corsa, senza alcun dubbio. Più volte, raffrontando le due stagioni, sottolineammo il fatto che nel 2003 l’Anticiclone interessò gran parte dell’Europa centro occidentale. Sinora, invece, le sortite africane si erano limitate principalmente al bacino del Mediterraneo, mentre al di là dell’arco alpino dominavano incontrastate le perturbazioni atlantiche. Ma stavolta sarà diverso, stavolta assisteremo al consolidamento anticiclonico ben più a nord e sarà davvero difficile scalzarlo da quella posizione.
Quando finirà il gran caldo?:
Una struttura così possente rischia per davvero di accompagnarci a fine mese. Difatti, analizzando i vari modelli, un’eventuale via d’uscita sembra intravedersi soltanto negli ultimi giorni di agosto.
Focus: evoluzione sino al 26 agosto 2012
Le condizioni meteo registreranno un progressivo miglioramento e il Ferragosto scorrerà via all’insegna del bel tempo. Potrà persistere qualche sporadico temporale sulle Alpi e nell’Appennino calabro-lucano, niente di più. Nel weekend registreremo un progressivo innalzamento delle temperature e tornerà l’afa, che acuirà la sensazione di caldo soprattutto in Val Padana e sui litorali. Le temperature potranno raggiungere, localmente, punte di 38-39°C.
L’ondata di caldo potrebbe insistere su tutte le nostre regioni sino a conclusione del periodo, accompagnata peraltro da condizioni di solleone praticamente ovunque.
Evoluzione sino al 31 agosto 2012
E’ ancora presto per sbilanciarsi, ma crediamo che verso fine mese possa verificarsi un’interruzione del dominio anticiclonico.
In conclusione.
Sappiamo di non avervi dato delle buone notizie, ma se può essere di consolazione è giusto sottolineare che rispetto al 2003 avremo termiche decisamente inferiori.