ARIA ARTICA SUL NORD EUROPA Una nuova massiccia irruzione d’aria artica sta dilagando sulle nazioni settentrionali e parte di quelle centrali del Nord Europa. La discesa degli impulsi gelidi polari si concretizza attraverso la contrapposizione fra l’anticiclone atlantico (massimi barici in prossimità dell’Islanda) proteso sui meridiani atlantici ed una vasta saccatura il cui perno principale si trova collocato tra la Russia ed il comparto centro-settentrionale scandinavo. Correnti fredde settentrionali affluiscono su tutta la Scandinavia, dove il clima è tornato pienamente invernale (Helsinki e Stoccolma hanno misurato appena -6°C, Oslo addirittura -7°C). Il colpo di coda del gelo si protrae già da qualche giorno e, fra le punte più basse odierne alle latitudini più alte, spiccano in Svezia i -29° di Nikkaluokta, i -27°C di Kvikkjokk.
GRAN BRETAGNA, RITORNO D’INVERNO Il caldo fuori stagione aveva coinvolto appieno il Regno Unito, con temperature davvero eccezionali nella scorsa settimana e non solo. Sul nord-ovest della Scozia, nella giornata di martedì 27 marzo si sono raggiunti ben +23.6°C ad Aboyne, punta massima estrema che non era mai stata raggiunta a marzo. Ora lo scenario si è completamente capovolto e sulle stesse zone si registrano fino a 15-20° in meno con fiocchi di neve a quote piuttosto basse, persino avvistati a Belfast ed Edimburgo. Parte dell’aria artica sta infatti invadendo il Regno Unito, con particolare riferimento alla Scozia ed all’Irlanda, andando ad alimentare un vortice ciclonico secondario posizionato tra il Galles e l’Inghilterra. La primavera è una stagione di grandi contrasti, ma variazioni termiche di questa portata sono insolite per il Regno Unito: la vera anomalia è stata rappresentata dal caldo eccessivo dell’ultimo periodo.