SCENARIO APOCALITTICO Gran parte della costa Orientale del Giappone, quella che si affaccia sull’oceano Pacifico, potrebbe essere colpita da uno tsunami con onde alte fino a quasi 35 metri se dovesse verificarsi un sisma in alto mare (fossa Nankai, al largo del Giappone centro-occidentale) della stessa potenza (magnitudo 9 Richter) di quello che ha devastato le isole nipponiche lo scorso anno, quando l’onda anomala fu di “soli” 14 metri d’altezza, anche se a Miyako è stata registrata un’onda da record di ben 40 metri. Si tratta dello scenario peggiore simulato dagli analisti, che prevede che l’onda scatenata dal terremoto, che colpirebbe un tratto della costa lungo circa 850 chilometri, raggiungerebbe un’altezza massima di 34,4 metri nella città di Kuroshio, nella prefettura di Kochi.
PREVISIONE PRECEDENTE RIVISTA Questo quadro è venuto fuori da una revisione di uno studio sul rischio maremoti fatto ben prima del disastro avuto nello scorso anno. La previsione precedente, risalente al 2003, stimava che l’altezza dell’onda anomala non avrebbe mai superato i 20 metri, mentre ora le nuove stime (pubblicate sul sito del governo giapponese) hanno corretto al rialzo i dati antecedenti. Ribadiamo che si tratta per ipotesi dello scenario peggiore possibile: gli studiosi hanno sottolineato che la probabilità di un simile evento è estremamente bassa, aggiungendo altresì che è il caso di approfondire gli studi sugli effetti e sulle aree che verrebbero colpite dallo tsunami. Infatti l’area di Tokyo, e fino alle isole meridionali Kyushu, sarebbero interessate da ondate di 20 metri di media.
ATTENZIONE SEMPRE PUNTATA ALLE CENTRALI NUCLEARI Dopo la catastrofe del 2011, la grande crisi della centrale nucleare di Daiichi a Fukushima ha imposto una profonda revisione ai metodi di calcolo e delle previsioni derivanti da eventi naturali. Basti pensare come a Fukushima le centrali erano state costruite in riva al mare prevedendo, in caso di tsunami, un’altezza massima delle onde di 6 metri. L’ultima previsione mostra uno tsunami con onde alte fino a 21 metri che potrebbe abbattersi nei pressi della centrale nucleare di Hamaoka sulla costa sud-orientale. Il suo gestore, la Chubu Electric Power Co, sta costruendo un muro alto 18 metri. L’impianto di Hamaoka è stato chiuso in seguito alle stime che ha un 90% di probabilità di essere colpito da un terremoto devastante nei prossimi 30 anni. Il rischio riguarda tutte le centrali nucleari ormai spente o disattivate, perché ci vorranno decenni per il loro smantellamento.