ULTIMA FORTE PERTURBAZIONE L’Atlantico ha messo il suo ultimo sigillo in ambito mediterraneo, prima di concedere spazio dopo lungo tempo alla rimonta di un campo anticiclonico. Il nuovo fronte, collegato alla depressione denominata Olga, è transitato rapidamente sulle regioni centro-settentrionali, risultando più attivo al Nord, ove ha portato precipitazioni diffuse specie a ridosso delle Alpi e zone pedemontane. Già dal mattino il fronte aveva liberato l’estremo Nord-Ovest, poi è toccato al resto del Settentrione essere liberato dal sistema frontale freddo, mentre attualmente la coda meno attiva del sistema nuvoloso interessa parte delle regioni centrali. Un’altra minacciosa perturbazione si intravede a ridosso delle coste atlantiche francesi, ma dovrà fare i conti con una risalita inizialmente timida dell’alta pressione, che si opporrà all’ingresso perturbazione.
INSTABILITA’ POST-FRONTALE – Le zone più colpite dalle precipitazioni sono risultate quelle esposte al flusso sud/occidentale, ovvero l’Alta Toscana e la fascia prealpina centro-orientale. Immediatamente al seguito del passaggio perturbato, sono subentrati ampi rasserenamenti sul Nord che hanno dato l’impressione di un miglioramento quanto mai rapido. Queste schiarite sono state generate dall’effetto legato all’intrusione dei venti di foehn in caduta dalle Alpi, ma si sono rivelate in parte illusorie: nel corso del pomeriggio questo afflusso d’aria fresca e secca in quota ha alimentato la formazione di alcune strutture temporalesche, alcune delle quali ancora attive fino a sera, a confermata dell’elevata instabilità atmosferica.
GARBINO SULLE ADRIATICHE – Le sostenute correnti in prevalenza da sud/ovest sono state le grandi protagoniste di quest’oggi. Si sono avute raffiche molto forti, localmente superiori ai 100 km/h, specie all’uscita dei crinali appenninici, mentre le mareggiate più forti hanno interessato soprattutto i litorali esposti del Levante Ligure e dell’Alta Toscana. Le correnti in “caduta” dall’Appennino si sono propagate verso le regioni adriatiche, determinando aumenti di temperatura: è il caso di Pescara che ha raggiunto ben 24°, ma temperature simili si sono registrate anche nel foggiano ed in altre località del Meridione, dove però ha peraltro predominato un maggiore soleggiamento.