A luglio ci si chiedeva quando sarebbe iniziata l’estate, che era stata data per morta prima di risorgere in extremis nel mese d’agosto. Ora invece ci domandiamo quando entreremo davvero nell’autunno: attendendo i dati ufficiali di resoconto finale, di sicuro questo settembre 2011 passa alla storia come uno fra i più caldi che si possano annoverare. In diverse città è in assoluto risultato il più caldo dall’inizio delle rilevazioni: Torino, Alessandria, Trieste e Piacenza sono solo alcune fra le località dove mai si è registrato un settembre più caldo di quello che si è appena chiuso.
Prendendo in considerazione Torino Caselle, è stato il settembre più caldo a partire dal 1753 (anno in cui è iniziata la catalogazione dei dati), con una media termica generale di 23.1°C, +4 rispetto alla norma mensile. La media delle temperature massime è stata di +27.6°C , la bellezza di quasi 5 gradi in più rispetto alla media di riferimento dell’ultimo trentennio. A Milano non è stato stabilito nessun nuovo record: i +27.7°C di media termica, quasi identica a Torino, hanno superato di poco più di 3 gradi la media settembrina. Se torniamo indietro al 1997, si può trovare un mese di settembre leggermente più caldo nel capoluogo lombardo.
Ancora più sorprendente il fatto che in molte aree del Centro-Nord questo settembre ha chiuso con medie di temperatura addirittura superiori rispetto all’ultimo mese di luglio (quando l’estate stentava parecchio). Sembra qualcosa di impossibile, ma questo è accaduto per davvero in qualche città pianeggiante o costiera come gli stessi capoluoghi del Piemonte e della Liguria, ma soprattutto in zone di montagna o alta collina, chiaro effetto del quasi costante dominio dell’alta pressione con elevati geopotenziali che ha caratterizzato quasi tutto il mese di settembre. E dire che, fra il 19 e il 20 settembre, sulle zone alpine settentrionali si erano avute precoci nevicate anche a quote relativamente basse: una parentesi brevissima, in un mese di settembre drammaticamente (almeno per i ghiacciai) caldo.
L’inizio del mese era stato rovente un po’ ovunque, con punte localmente sopra i 35 gradi in molte zone del Centro-Sud. Si pensava fosse un’ultima fiammata di caldo prima della fisiologica svolta, ma invece l’anticiclone ci ha preso gusto ed ha fatto il bello ed il cattivo tempo per quasi tutto il mese. Nell’ultima quindicina di settembre l’anomalia termica si è fatta più pesante al Nord, benché senza toccare estremi giornalieri di rilievo: a far la differenza è stata proprio la persistenza quasi continua dell’anticiclone che ha determinato molta monotonia con giornate molto simili l’un l’altra, caratterizzate da temperature molto al di sopra dei valori normali. Poche piogge tutte concentrate in pochissimi giorni, per il resto solo un contesto assolato: da questo derivano le medie mensili da record, pur senza la presenza (a parte casi locali) di estremi di temperatura assoluti.
Le regioni meridionali sono state quelle più “fortunate”, in quanto hanno potuto godere di temperature più fresche nell’ultima decade, che hanno così contenuto l’anomalia mensile generale entro i 2 gradi: a Palermo la media massime di 27.9°C, del tutto simile a quella delle grandi città del Nord, ha però superato le proprie medie di appena +1.3°C Questo a conferma di come il mese di settembre al Sud presenti dalle caratteristiche ancora estive. Ottobre è appena iniziato: non sappiamo certo come andrà a finire, ma con ogni probabilità in questi primi giorni si registreranno frequenti record di caldo assoluti, diversamente da quanto accaduto a dicembre. La speranza è che poi l’autunno si decida ad uscire davvero allo scoperto.