L’Atlantico prova a premere, ma l’anticiclone non si fa sorprendere Un profondo centro di bassa pressione, capace di raggiungere ben 969 hPa, si trova collocato fra la Scozia e l’Islanda. Nonostante quest’inserimento di una depressione così consistente, l’anticiclone continua a fare buona guardia senza perdere terreno: lo vediamo osservando lo scenario sulla Gran Bretagna, tagliata in due dal fronte perturbato annesso al vortice, ma con l’Inghilterra sempre ben protetta dal cuneo di alta pressione, seppure con temperature leggermente più basse rispetto ai valori decisamente anomali dei giorni scorsi.
Fa molto caldo sul resto dell’Ovest Europa: si confermano i valori più alti sulla Penisola Iberica, con punte di 34 gradi a Jerez De La Frontera, in Spagna, e 33 gradi ad Evora, in Portogallo. Temperature su livelli estivi anche in Francia, con picchi di 31 gradi in alcune località fra cui Bordeaux, e sull’Italia Centro-Settentrionale: a Firenze si sono raggiunti ben +31.5°C, dopo i +31.6°C misurati ieri, 2 ottobre: è capitolato il record misurato nell’ottobre 1985 che era stato di +30.8°C.
Dopo qualche giorno di pausa, è tornata ad affacciarsi un po’ d’instabilità ad evoluzione sull’estremo Sud dell’Italia: focolai temporaleschi hanno trovato terreno fertile per attecchire unicamente sulla dorsale appenninica calabrese e sull’entroterra della Sicilia, ove si sono scatenati brevi e locali acquazzoni nelle ore pomeridiana anche consistenti che hanno buttato oltre 20 millimetri di pioggia nei pressi di Enna.