I tornado tornano a far parlare di sé in Oklahoma, dove lunedì hanno dato spettacolo nella parte sud-occidentale dello stato, vicino al confine con il Texas e muovendosi verso nord-est a circa 50 chilometri orari. Tillman County un centro dell’Università dello stato e altre tre strutture sono state danneggiate. Il principale evento si è sviluppato in una zona rurale nei pressi di Snyder, ma senza causare particolari danni o feriti proprio perché ha interessato una zona scarsamente abitata. Almeno altri quattro tornado sono stati censiti nelle zone limitrofe.
La particolarità di questi eventi tornadici è che hanno colpito le stesse zone che, appena due giorni prima, erano state interessate da un intenso sisma di magnitudo 5.6 e da tutta una serie d’altre scosse d’assestamento. Si è avuto qualche danno ed alcuni feriti, nulla di più. I terremoti stanno diventando sempre più frequenti e per questo,l’istituto geologico dell’Oklahoma sta indagando sulle possibili cause di un incremento di quasi venti volte nel numero di terremoti avvenuti sul territorio nel corso degli ultimi due anni.
Sotto accusa sembra essere la pratica della “fratturazione idraulica”, un metodo estrattivo consistente nel creare o propagare una frattura in una formazione di rocce di scisto, per liberarne il gas considerato una delle nuove frontiere del settore energetico. Le indagini seguono quanto già accaduto in Nuova Zelanda, dove sarebbe stata riconosciuta la connessione tra le operazioni di estrazione di gas di scisto e l’insorgere dell’attività sismica nell’area di Blackpool.
Quest’aumentata attività sismica sarebbe quindi riconducibile ad attività umane e non vi è naturalmente il minimo legame con il successivo outbreak di tornado. Tornado alla particolare dinamica meteorologica, le aree temporalesche che hanno generato i tornado si sono poi estese verso il Texas, la Louisiana ed il Missouri, interessando diverse realtà urbane con poderose raffiche di vento e grandine, ma senza provocare ulteriori coni tornadici. Questi eventi estremi hanno portato piogge forti a macchia di leopardo, non particolarmente utili per colmare il forte deficit pluviometrico legato ad un’estate infinita per il caldo e la siccità.