Il modello DWD presenta la caratteristica di poter delineare molto bene la situazione in campo europeo, a scadenza breve, entro le 72 ore di previsione.
La sua attendibilità, invece, tende a scadere lievemente per un intervallo di previsione medio, cioè da 84 a 120 ore, mentre sono mappe poco attendibili nel loro intervallo da 120 a 168 ore, nel quale, tuttavia, possono delinearsi talora alcune linee di tendenza inaspettate di cui tenere conto per lo sviluppo successivo del tempo.
Le mappe del prestigioso modello di previsione tedesco, tendono a privilegiare, dunque, la previsione a breve termine, con una precisione che è superiore a quella di tutti gli altri modelli sia americani che europei, mentre magari la previsione a scadenze più lunghe si presenta meno precisa rispetto alla “concorrenza” modellistica.
Comunque, andiamo ad esaminare accuratamente le tendenze che questo modello ci propone in questo run delle ore 12 del giorno 23 Gennaio 2005.
La situazione sembra caratterizzata dalla discesa di due “poli freddi” in quota di origine artica.
La prima discesa fredda, legata ad un fronte di irruzione che è attualmente situato sulla Germania, prenderà piede durante la giornata di domani (lunedì).
Dobbiamo ringraziare, per questa discesa fredda, l’espansione meridiana dell’Anticiclone delle Azzorre, che si è proditoriamente portato a latitudini settentrionali, spingendo aria molto calda in direzione della Groenlandia (un “nucleo” di +5°C ad 850 hPa si porterà, nelle prossime ore, fin oltre il Circolo Polare Artico, a nord dell’Islanda).
La “risposta” del Polo a questa avvezione calda consiste nel distacco di un enorme “panettone” di aria fredda, che si è staccato dalle Regioni Artiche portandosi velocemente verso sud in direzione del Continente Europeo, e, in prospettiva, della nostra Penisola.
La traiettoria prevista dal modello DWD di questo “polo di aria fredda” in quota è la seguente: per domani (lunedì) alle ore 12 UTC (ore 13 italiane), si troverà tra la Germania e la Polonia; alle ore 18 UTC è previsto sull’Austria, mentre alle ore 00 UTC del giorno 25 è previsto sul Veneto.
Infine, martedì 25 Gennaio alle ore 12 UTC, il minimo si sarà portato, dopo questo moto parzialmente retrogrado, fin sulla Toscana, ove sarà centrata una vasta depressione alla quota di 5200 metri, e con valori record di temperatura di -42°C sul Piemonte.
Al livello del mare, invece, una depressione che alle ore 12 di lunedì sarà situata, con un valore di circa 1000 hPa, sul Gargano, tenderà ad espandersi ed a permanere in loco per diversi giorni, contribuendo a provocare intense correnti di nord est che investiranno gran parte della nostra Penisola, apportando aria molto fredda dai Balcani.
Anche la depressione in quota, tenderà a sua volta ad espandersi fino ad interessare tutta la nostra Penisola, entro la giornata di mercoledì 26 Gennaio.
Ora, non è facile prevedere i fenomeni che interesseranno le nostre Regioni, anche se, a causa dei venti prevalenti e della depressione al livello del mare, le zone meridionali ed adriatiche sembrerebbero privilegiate per il maltempo e le nevicate a quote basse.
Ma una depressione con tanta aria fredda a 500 hPa è in grado di “scavalcare” agevolmente le catene montuose Alpine ed Appenniniche, essendo così potenzialmente in grado di generare fenomeni di maltempo anche su quei versanti solitamente protetti da tali catene montuose.
Considerando le umidità a 700 hPa, circa 3000 metri di quota, notiamo come i fenomeni più intensi, nella giornata di domani, e poi in quella di martedì, sembrino interessare soprattutto le regioni centro meridionali, anche sul versante tirrenico, mentre nella sera di martedì le umidità maggiori riguarderebbero l’alto versante adriatico, ove il maltempo insisterebbe anche mercoledì.
Ma non è detto che il Nord Italia resti al di fuori dei giochi: infatti, nella giornata di giovedì 27 gennaio, un nuovo minimo in quota, di origine artica, si porterà velocemente verso l’Europa centro-orientale, e da qui, con un moto retrogrado, giungerà sul nostro Settentrione proprio venerdì, portando geopotenziale da record alla quota di 500 hPa (5140 Decametri), e temperature di -43°C.
Insomma, una settimana entrante che si preannuncia decisamente fredda, perturbata inizialmente per il Centro Sud, mentre in prospettiva potrebbe essere il Nord Italia ad essere interessato dai fenomeni più intensi.
Vedremo se tali prospettive verranno confermate anche nella giornata di domani.