Dopo mesi caratterizzati da temperature anomale perché spesso al di sopra della norma, ecco giungere il primo assaggio invernale. L’irruzione d’aria fredda giungerà dal nord Europa, o meglio, dall’Artico. Le temperature registreranno una diminuzione nell’ordine dei 10 gradi, qualcosa più qualcosa meno.
Stamane, quando abbiamo analizzato l’immagine satellitare, abbiamo identificato la massa d’aria fredda a ridosso del Regno Unito. Nelle prossime ore si insinuerà in Francia e successivamente nel Mediterraneo. La diminuzione termica comincerà stasera, quando i venti si disporranno – gradualmente – da NW. Venti, lo si è detto, che soffiano fortissimi in tutta Italia. Su alcune regioni, lo ribadiamo, si prevedono raffiche di burrasca o addirittura di tempesta. Le mareggiate colpiranno vari tratti costieri e siamo certi di leggere – nelle prossime ore – notizie riguardanti disagi ai trasporti aerei e soprattutto marittimi.
L’irruzione sarà accompagnata dalla strutturazione di una Bassa Pressione nei mari centro meridionali. A seconda di come andrà a disporsi, cambierà il profilo precipitativo. Quel che è certo, al momento, è che il Nord Italia sarà fuori dai giochi. Farà freddo, è fuor di dubbio, ma i cieli saranno sereni o poco nuvolosi. Le sole nubi significative si ammasseranno sui confini alpini, ove potrebbero verificarsi delle spruzzate di neve.
Al Centro Sud, Isole comprese, il tempo sarà spesso instabile o localmente perturbato. I venti si orienteranno dai quadranti settentrionali ed avranno intensità moderata. Saranno forti sui mari meridionali.
Ma torniamo alle precipitazioni. Tra sabato e domenica, considerando che la ventilazione proverrà principalmente da NW, verranno penalizzate maggiormente le aree tirreniche. Piogge, spesso in forma di rovescio, coinvolgeranno le zone costiere. La neve, invece, inizierà a fare la sua comparsa sulle montagne. La quota varierà dagli 800 m dell’Appennino centrale e della Sardegna, ai 1200/1400 m dell’Appennino meridionale e delle montagne sicule.
Quota destinata a calare leggermente domenica, quando si andrà dalle alte colline delle regioni Centrali, agli 800/1000 m dei rilievi meridionali. Lunedì e martedì, qualora il minimo di Bassa Pressione dovesse posizionarsi al Sud Italia, l’afflusso d’aria fredda potrebbe intensificarsi determinando una ulteriore diminuzione della quota neve. Nel contempo, un netto miglioramento dovrebbe interessare le Centrali Tirreniche e la Sardegna, mentre sulle Adriatiche, al Sud e in Sicilia permarrebbero precipitazioni sparse con nevicate a quote collinari.
Un quadro decisamente invernale, che anche laddove porterà il sole, darà luogo ad estese gelate durante le ore notturne. Specie nelle valli e sui rilievi.