Tuttavia, Svante Björck, ricercatore del clima alla Lund University in Svezia, ha dimostrato che il riscaldamento globale, cioè il riscaldamento simultaneo negli emisferi settentrionale e meridionale, non si è mai verificato negli ultimi 20 mila anni. Ovvero in quel periodo di tempo entro il quale è possibile analizzare con sufficiente precisione il clima e confrontarne l’evoluzione coi tempi moderni.
Lo studio svolto da Svante Björck va così indietro di 14000 anni rispetto alle ricerche eseguite in precedenza. “Quello che sta accadendo oggi è unico in una prospettiva storico-geologica”, sostiene il ricercatore.
Svante Björck è passato attraverso gli archivi climatici globali, che sono citati in un gran numero di pubblicazioni di ricerca, e ha cercato le prove per verificare se qualcuno dei fenomeni climatici che si sono verificati dopo la fine dell’ultima era glaciale (circa 20 mila anni fa), potrebbe aver generato simultaneamente effetti uguali o simili in entrambi gli emisferi. Ma non è stata riscontrata alcuna evidenza di tutto ciò. E’ stato possibile scoprire, invece, che se la temperatura aumenta in un emisfero, scende o resta stabile dall’altra parte del mondo.
“Il mio studio mostra che, a parte gli stravolgimenti climatici accaduti su larga scala in periodi di caldo e durante la glaciazione, il cambiamento climatico ha prodotto simultaneamente effetti simili solo a livello locale o su scala regionale”, spiega Svante Björck.
Facciamo un esempio. Prendiamo l’ultimo cambiamento climatico evidente, che si è svolto tra gli anni 1600 e 1900 e che molti conoscono con lo pseudonimo di Piccola Era Glaciale. In quel periodo l’Europa ha conosciuto alcuni degli inverni più freddi della sua storia climatica. Non vi è alcuna evidenza, invece, di corrispondenti variazioni di temperatura ed effetti di tal portata nell’emisfero meridionale.
Ma è durante i periodi di calma climatica, quando il sistema è influenzato da processi esterni, che i ricercatori hanno riscontrato, negli archivi, variazioni termiche simili in entrambi gli emisferi.
“Esempi di interferenze esterne potrebbero essere la caduta di un meteorite, o una violenta eruzione vulcanica capace di diffondere la cenere in tutto il mondo. In questi casi, possiamo registrare effetti simili in tutto il Pianeta e contemporaneamente,” dice Svante Björck.
Il Professore Björck traccia quindi un bilancio della situazione odierna. I livelli di gas serra in atmosfera stanno cambiando molto rapidamente. Allo stesso tempo, il riscaldamento globale sta continuando.
“Finché non troviamo alcuna prova che i cambiamenti climatici avvenuti in passato conducono ad effetti simili simultaneamente su scala globale, dobbiamo considerare il riscaldamento globale di oggi come un’eccezione causata da influenza umana sul ciclo del carbonio della Terra”, spiega Svante Björck, e prosegue : “questo è un buon esempio di come la conoscenza geologica può essere usata per capire il nostro mondo e offre prospettive su come la Terra funzioni senza la nostra influenza diretta, e quindi come e in che misura l’attività umana influisce sul sistema climatico”