EUROPA DIVISA SU DUE FRONTI Appare sempre più prepotente l’invasione dell’anticiclone atlantico verso l’Europa Occidentale, che costringe il flusso atlantico a salire di latitudine: le perturbazioni non riescono più a sfondare nemmeno in Gran Bretagna e sono costretti a muoversi più a nord per aggirare il muro anticiclonico. Tutta la coltre grigia che vediamo fra Irlanda, Regno Unito, Golfo di Biscaglia e Francia non è altro che il prodotto dello stesso anticiclone, che favorisce inversioni termiche e pertanto la formazione di strati nebbiosi e nubi nei bassi strati.
L’aria molto mite che accompagna questa notevole rimonta anticiclonica ha determinato un ulteriore rialzo termico su tutte le nazioni occidentali dell’Europa: c’è molta mitezza anche nelle Isole Britanniche, con scarse escursioni termiche fra giorno e notte per le nubi che impediscono il soleggiamento: la fase piuttosto rigida delle due settimane è stata messa in archivio. I valori più elevati si sono misurati sul sud della Spagna, con punte di quasi 24 gradi a Valencia, numeri da clima pienamente primaverile. Resta molto acuto il contrasto rispetto al clima più gelido (ma consono al periodo) che caratterizza lo scenario meteo sull’Europa Centro-Orientale.
Il richiamo di correnti fredde è stato nuovamente accentuato anche verso l’Italia, a causa del profondo vortice di bassa pressione centrato sulla Grecia. Ne hanno risentito anzitutto parte dei versanti centro-meridionali adriatici, con deboli ed intermittenti spruzzate di neve fino a quote considerevolmente basse in Molise e sul Gargano. Molta instabilità anche sul resto del Sud, specie fra Calabria e nord della Sicilia: quota della neve un po’ più alta, ma le catene montuose più esposte hanno fatto davvero il pieno.
Sulla Sila e sui Nebrodi c’è molta più neve rispetto a tante località alpine dell’Italia, dove in molti casi si può sciare nelle piste in discesa solo grazie al manto bianco artificiale. A proposito di Alpi, sono solo le creste più settentrionali italiane quelle privilegiate da nuove nevicate cadute anche oggi, ma la situazione è decisamente migliore sulle aree svizzere vicine al confine, dove c’è davvero neve in abbondanza.