Non diamo nulla per scontato:
cari lettori, una premessa. I Vostri commenti li leggiamo, ma rispondere singolarmente sarebbe impensabile. Però una cosa possiamo dirla. Non additateci come caldofili o freddofili, perché non lo siamo. Siamo delle persone, certo, e come tali possiamo avere delle preferenze. Ma state pur certi che quando si tratta di analizzare il tempo che fa e che farà, cerchiamo di essere il più obbiettivi possibile. E tavolta, o forse spesso, significa scontrarsi coi gusti personali di ogni singolo lettore. Detto ciò, perché non dobbiamo dar nulla per scontato? Perché chi ritiene che l’attuale sarà un Inverno caldo e secco, o comunque poco freddo, potrebbe sbagliarsi. Basterebbe osservare i Modelli per rendersi conto che spesso, dall’oggi al domani, tirano fuori dal cilindro evoluzioni impensate.
Il freddo di Natale:
iniziamo col weekend Natalizio. Sino a qualche settimana fa, visto l’andazzo, che arrivasse un po’ di pioggia e la neve sui rilievi avrebbe rappresentato un’enorme conquista. Poi, col passare dei giorni, abbiamo visto materializzarsi nei Modelli alcuni segnali che ci indussero a credere che la settimana Natalizia avrebbe potuto portare le prime nevi. Così è stato. Forse qualcuno ricorderà anche che una decina di giorni fa si fantasticò sull’ipotesi che a Natale nevicasse. Fu un articolo nato da un’emissione del Modello Europeo ECMWF, indicante l’avvento di un nucleo d’aria gelida da est. Beh, le dinamiche saranno diverse e l’entità del freddo minore, ma non è che l’errore sia stato così grave. Aspettiamoci, quindi, un’altra incursione Artica accompagnata da venti e nevicate che localmente potrebbero cadere a quote collinari.
Alta Pressione sì, ma con qualche pecca:
riprendiamo il discorso affrontato in apertura. S’è detto, in poche righe, che l’Anticiclone – pur distendendosi sulle nostre regioni – mostrerà qualche incertezza. In che senso? Semplice. La sua espansione verso est sarà minore e lungo il fianco orientale della struttura scivolerà dell’altra aria fredda. L’obbiettivo principale, al momento, è rappresentato dai Balcani o comunque dai Paesi dell’Europa orientale. Eppure…
Eppure potrebbero esserci delle sorprese:
il Vortice Polare andrà a ricompattarsi, è fuor di dubbio, ma confermiamo la traslazione del core principale verso la Russia e una minore vorticità. Il ché tradotto in soldoni, significa che qualche piccola ondulazione del getto – la corrente d’aria che scorre ad alta quota – potrebbe indurre degli impulsi freddi a distendersi verso sud. Non a caso, a ridosso di Capodanno, l’Italia potrebbe risentire di una circolazione molto fredda ed ancora una volta potrebbero verificarsi precipitazioni – nevose a bassa quota – tra Adriatiche e Mezzogiorno.
Le prospettive ad inizio anno:
confermiamo quanto dicemmo nell’altro editoriale e qualche riga sopra, ovvero uno spostamento del nucleo principale del Vortice Polare verso oriente. Spostamento indotto da alcuni interessanti movimenti barici in Pacifico, atti a destabilizzare parzialmente la struttura ciclonica. Non solo. Alcuni indici climatici indicano un progressivo riscaldamento del piano atmosferico e un flusso di calo in propagazione sulla colonna d’aria ha solitamente la funzione di destabilizzare l’enorme palla gelida. C’è da capire se il flusso avrà la possibilità di propagarsi a tutte le quote e se alcuni altri tasselli si incastreranno in modo tale da riservarci una seconda parte invernale davvero interessante.
Focus: evoluzione sino al 05 gennaio 2012
Il weekend Natalizio sarà condizionato dalla ben nota circolazione d’aria fredda, indotta dall’impulso proveniente dalla Groenlandia. Gli effetti, in termini di precipitazioni, si avranno principalmente nelle regioni del versante Adriatico e al Sud, tant’è che si potrebbero avere delle nevicate a quote relativamente basse. Al Nord e nelle Centrali tirreniche non tarderà a tornare il sole, spinto da un rinvigorimento dell’Anticiclone. Permarrebbero delle insidie a ridosso delle Isole, dovute ad un’area ciclonica scavatasi a seguito dell’intrusione dell’aria fredda.
L’Anticiclone dovrebbe accompagnarci sino ad inizio anno, tuttavia potrebbe essere insediato da un altro fronte freddo tra il 30 e il 31 Dicembre. Evoluzione propizia ad un raffreddamento generale, con ancora delle nevicate sulle regioni Adriatiche.
Evoluzione sino al 10 gennaio 2012
Entro la prima decade potrebbero cominciare ad intravedersi i primi segnali dell’indebolimento del Vortice Polare. Il ché condurrebbe ad un tipo di tempo più dinamico, forse anche meridiano, con possibili incursioni fredde su parte dell’Italia.
In conclusione.
Non sarà Inverno come molti sostengono, però a nostro avviso c’è qualcosa che sta cambiando e che ci porta a credere che la stagione potrà riservare qualche grossa soddisfazione a tutti gli amanti del freddo e della neve.