La furia distruttiva dell’alluvione, che ha colpito la Lunigiana e la Liguria, è uno di quei disastri naturali che avvengono all’improvviso, portando tragedie che inevitabilmente conquistano la cronaca mediatica. Non ci voleva certo questo disastro a ricordarci di come l’ecosistema del territorio italiano sia estremamente fragile: frane, alluvioni ma anche terremoti sono purtroppo un qualcosa con cui dover convivere, problemi naturalmente acuiti dalla gestione spesso scellerata del territorio da parte dell’uomo.
In quest’articolo ci occupiamo del problema di Assisi, che secondo accurate misurazioni satellitari si sarebbe abbassata di circa 15 cm dal 1992 ad oggi. Si tratta di un decorso molto lento e che passa da un certo punto di vista sotto silenzio, ma non per questo meno insidioso. Nel mondo scientifico è così scattato l’allarme e a rivelare questa situazione delicata della cittadina umbra sono stati i dati satellitari raccolti dall’Agenzia Spaziale Europea in un arco di tempo di circa vent’anni: questo studio ha riguardato molti territori per ricostruirne l’evoluzione storica recente, soprattutto alla luce di cambiamenti eventuali verificatisi a seguito di taluni eventi come i movimenti tellurici.
Quali le cause dello sprofondamento? Non è chiaro se in qualche modo abbia influito il forte terremoto del 1997. Il Satellite ha rilevato in particolare un micro movimento franoso nella zona fuori Assisi denominata “est Ivancich”, frana fra le più famose del territorio umbro, cui movimenti sono rimasti inalterati negli anni. Si tratta di una frana già in realtà conosciuta da anni che si sta cercando di finire di mettere in sicurezza. Da parte delle autorità civili l’invito a non creare nessun allarmismo, anche perché non sarebbe stato censito nulla di particolarmente nuovo, in attesa di poter disporre dei risultati più ampi condotti dall’ESA.
La pericolosità del fenomeno (noto come subsidenza), assicurano d’altronde anche gli esperti, è pressoché nullo per la popolazione; piuttosto, se col passare degli anni lo scivolamento si dovesse aggravare, ci sarebbero ovviamente legati alla conservazione e tutela dei monumenti storici presenti nella città, dalla valenza storica e artistica tanto eccezionale da essere stati dichiarati dall’Unesco come “patrimonio mondiale dell’umanità”.
Il problema qui analizzato non riguarda solo Assisi, ma anche realtà italiane: nell’area di Venezia, ad esempio, nel ventennio dal 1950 al 1970 si calcola che il suolo si sia abbassato di circa 12 centimetri. Nel caso della Laguna il fenomeno sarebbe da attribuire “all’emungimento delle falde acquifere che in passato è stato cospicuo”