Abbiamo ben impressa in mente l’eccezionale estate del 2003 in Europa, con il caldo che non sembrava avere fine per settimane e settimane, capace di abbattere a ripetizione tutta una serie di record. Ogni estate che è seguita, ad ogni ondata di caldo corposa, veleggiava inevitabilmente lo spettro che potesse configurarsi una stagione “stile 2003”. Alla fine non si è mai verificato ciò e l’estate 2003 mantiene il primato indiscusso, rivelandosi quello che abbiamo ribadito ogni volta, cioè una stagione pressoché irripetibile. Nessuno nega che ogni primato è fatto per poter essere battuto, ma i tempi di ritorno di una stagione come quella possono essere anche lunghissimi.
Questo discorso appena fatto vale probabilmente in misura ancora maggiore per la Russia, che ha vissuto la sua estate epocale (superiore in eccezionalità anche all’evento del 2003 sull’Europa) esattamente un anno fa. Nel frattempo, solo in questi ultimi giorni, l’estate 2011 russa è decollata con valori decisamente elevati: Mosca ha toccato quasi 31 gradi giovedì, mentre San Pietroburgo ha raggiunto tale cifra nella giornata odierna, di 9 gradi superiore rispetto alla temperatura misurata mercoledì 29 giugno.
Punte maggiori di quasi 38 gradi nel sud della Russia Europea, ma in genere questi valori non hanno per il momento toccato livelli davvero record, nemmeno mensili. Ora la curiosità è legata a capire se questo caldo possa crescere ancora, assumendo quindi livelli di guardia per il periodo. Secondo le ipotesi medie, ponderate sulla base di una serie di calcoli modellistiche, il picco di caldo dovrebbe essere quello attuale e sul medio-lungo termine ci dovrebbe essere un probabile ridimensionamento termico con avvicinamento dei valori verso i livelli normali ed un maggiore dinamismo in termini di precipitazioni.