L’Alta Pressione sta alzando la guardia, perché da nord si sta muovendo una massa d’aria instabile legata ad un più consistente assalto ciclonico sulla Penisola Iberica. Il cambiamento è evidente, basterebbe osservare l’immagine satellitare e rendersi conto che un fronte nuvoloso sta discendendo dall’Europa centrale addossandosi sulla cerchia alpina. Se poi focalizziamo l’attenzione ad ovest dell’Italia, scopriamo come gli ammassi nuvolosi risultino ben più frequenti e minacciosi.
Vedete le nubi tra la Spagna e il Marocco? Sono generate dalla saccatura atlantica principale. Quella, per intenderci, da cui s’è staccato il fronte secondario che punta le regioni Settentrionali. Se andiamo ancor più a nordovest, verso il Regno Unito, vediamo ulteriori corpi nuvolosi. Anch’essi sono generati dall’azione ciclonica Atlantica, ubicata tra l’Islanda e la Groenlandia.
Lo Stivale, al momento, è sgombro da nuvole significative. Ciò significa che l’Anticiclone è ben saldo al comando e nonostante venga costretto sulla difensiva, tornerà presto in auge e da metà settimana sembra possa ripristinare una stabilità ancor più forte. Addirittura, se le attuali proiezioni venissero confermate, potrebbe fare ancor più caldo e le massime comincerebbero l’assalto ai 30 gradi! Proiezioni da valutare ed eventualmente confermare, ma quando si ha a che fare con l’Africano c’è poco da stare allegri.
Ma torniamo ad oggi. Il peggioramento, perché è giusto definirlo tale, coinvolgerà le regioni Settentrionali. Inizierà a manifestarsi nelle Alpi, con temporali e grandinate. Sfruttando le correnti da Nord, si trasferiranno rapidamente verso le pianure e la fenomenologia più consistente dovrebbe focalizzarsi sul Triveneto. Dal pomeriggio, ma soprattutto di sera, i fenomeni risulteranno abbastanza diffusi e persistenti nel Veneto e sul Friuli Venezia Giulia. Saranno più irregolari sul levante Lombardo, nel ponente Ligure e nel Cuneese. Considerando l’elevata quantità d’energia in gioco, sussiste il rischio di episodi grandinigeni di una certa consistenza.
Entro fine giornata si assisterà ad una propagazione dei temporali all’Emilia Romagna e non si escludono sconfinamenti verso le aree appenniniche settentrionali della Toscana e delle Marche. Pocanzi abbiamo citati i venti da Nord non a caso. Saranno correnti fresche, ma secche. Vuol dire che il foehn soffierà rafficoso nelle zone esposte e determinerà graduali schiarite ad iniziare dalle aree alpine.
Nelle altre regioni sarà un’altra splendida giornata tardo primaverile. Rispetto a ieri, o al sabato, è giusto segnalare un parziale aumento della nuvolosità sul Centro Italia, dettato dal transito di nubi medio alte. La ragione è imputabile all’ingresso di refoli umidi di natura occidentale, che proveranno a destabilizzare la tenuta anticiclonica.
Dal fronte termico vi saranno alcune novità. Probabilmente le avrete intuite. Le massime non registreranno variazioni, mentre le minime caleranno su tutto il Nord. Un calo abbastanza significativo, che domani dovrebbe propagarsi alle massime e pian piano distendersi lungo l’intero Stivale.