Si è ormai chiusa la prima parte dell’estate 2011 e tutto si può dire, ma non certo che il caldo abbia avuto un ruolo da primattore sia sul Mediterraneo che sul Continente Europeo. Anzi, le dinamiche vicende meteo atlantiche hanno dominato, soprattutto nella prima parte del mese, quindi gli unici eccessi che si sono avuti non sono stati quelli termici, ma piuttosto quelli legati ai fenomeni estremi ed alle piogge in qualche caso abbondanti.
Un trend ben differente rispetto all’andamento primaverile, ma nella fase finale di giugno (poco prima degli ultimi giorni del mese) improvvisamente il caldo africano ha aperto le fauci ed assalito parte del Continente, risalendo fino alle medie-alte latitudini tanto da raggiungere l’Inghilterra e le zone finnico-baltiche. Osservando le anomalie della scorsa settimana osserviamo valori di poco o moderatamente sopra la norma su quasi tutta Europa, a parte l’angolo balcanico-danubiano ove è rimasta l’azione tenace di una goccia fredda.
L’ondata di caldo rovente ha avuto caratteristiche quasi flash ed è stata subito spodestata da aria molto più fresca atlantica già negli ultimissimi giorni di giugno. Per questo motivo le anomalie termiche complessive della settimana, a cavallo fra fine giugno ed inizio luglio, non sono risultate così marcate: questo nulla però toglie all’entità notevole dell’onda calda in assoluto, come confermato dai valori termici che hanno toccato livelli estremi sui settori occidentali europei. Picchi di oltre 40 gradi in Spagna e soprattutto le punte di 38-39 gradi in Francia, del tutto eccezionali per questo periodo nella nazione transalpina tanto che si sono sgretolati una serie impressionante di record mensili.