Guardiamo un attimo l’immagine satellitare. E’ evidente come la perturbazione abbia definitivamente abbandonato le nostre regioni e si sia diretta sull’Europa orientale. Attualmente è ubicata tra l’Ucraina e la Romania, ma prima che giungesse a ridosso del Mar Nero ha avuto modo di produrre parecchia instabilità nei Paesi che precedono.
Dal pomeriggio di ieri, difatti, l’Austria, la Repubblica Ceca, la Slovacchia e parte della Polonia hanno patito gli effetti di enormi temporali accompagnati da raffiche di vento e delle grandinate.
Un’altra cosa interessante che possiamo notare è l’assenza di nubi significative sulla Penisola Iberica e gran parte della Francia. Le schiarite si stanno espandendo verso Levante, raggiungendo le nostre regioni. Scorrendo l’immagine più a nord, scorgiamo invece la presenza di una ruota perturbata. E’ ubicata a ridosso del Regno Unito e muove un ampio fronte verso la parte settentrionale francese, sul BeNeLux e successivamente dovrebbe arrivare nel nord della Germania e in Danimarca.
Ovviamente, essendo noi cittadini del Bel Paese, abbiamo desiderio di conoscere le sorti meteorologiche nostrane. Beh, si evince come la situazione sia in fase di miglioramento, ma non del tutto. Vedete l’ammasso temporalesco che sta interessando l’alto Adriatico e parte dell’Emilia Romagna? E’ riconducibile all’impulso d’aria fredda che sta penetrando nel Mediterraneo.
E’ un impulso derivante dalla disposizione della propaggine anticiclonica. E’ una sorta di naso che si sta espandendo dalle Alpi verso la Polonia, lasciando un po’ scoperto il fianco orientale peninsulare. Lungo quel lato fluirà aria piuttosto fresca proveniente grosso modo dalla Penisola Scandinava. I primi cenni del suo ingresso si sono avuti ieri, coi venti di Maestrale che raggiungevano la Sardegna e quelli di Bora che si inserivano sull’alto Adriatico. Bora che soffia tuttora e che sta causando l’instabilità visibile sull’immagine.
Finalmente, è il caso di dirlo, il fresco avrà modo d’espandersi anche a Sud e vincere la resistenza delle ultime sacche di caldo. Le temperature subiranno un brusco calo, tanto che le massime faticheranno a varcare la soglia dei 30 gradi. Un bel balzo, se pensate che ancora ieri si raggiungevano punte di 35°C. La flessione termica coinciderà con un incremento dell’instabilità. Instabilità che prima ancora scivolerà dalle Marche verso l’Abruzzo e il Molise, per poi sfociare lungo tutta la dorsale appenninica meridionale.
Si avranno acquazzoni e temporali, localmente di moderata intensità. Qualche rovescio potrebbe estendersi sino al nord della Sicilia e non è escluso che su qualche regione si possano manifestare isolate precipitazioni fino alle coste. Instabilità che si placherà abbastanza celermente, tranne forse sulla Calabria meridionale ove sembra possa permanere qualche scroscio di pioggia anche nel corso della notte.
Nelle regioni che non sono state menzionate, il tempo sarà stabile e soleggiato. O quasi. La parte migliore della giornata sarà la seconda, quando comincerà a consolidarsi la propaggine anticiclonica.