L’anticiclone tesse la sua tela e continua a mantenere un dominio importante sull’Europa, lasciando alla depressione atlantica un ruolo tutto sommato marginale. Eppure qualcosa inizia a muoversi: l’influenza delle umide correnti atlantiche, fino a lunedì limitata essenzialmente alle Isole Britanniche e ai settori costieri affacciati sul Mare del Nord, sta iniziando a proporsi con più convinzione verso est.
Tale allargamento della bassa pressione atlantica mette così in pericolo la tenuta del corridoio che unisce il centro motore anticiclonico sulla Penisola Iberica con quello collocato in Scandinavia: proprio quest’ultimo aveva favorito il moto retrogrado del vortice freddo balcanico, giunto temporaneamente a coinvolgere parte dell’Italia. Ora dobbiamo puntare dunque attentamente lo sguardo in Atlantico: in base alle ultime proiezioni, i nuovi assalti perturbati avranno un’incidenza maggiore verso l’Europa, guadagnando un varco anche verso sud con relativo addossamento alle zone alpine.