L’alta pressione sta tornando, ma non dobbiamo temere affatto la riproposizione degli scenari vissuti ad inizio aprile: stavolta mancherà la forte spinta di matrice sub-tropicale, che aveva conferito tanta energia e calore, in modo tale da innescare un evento eccezionale anche per l’Italia. Sostanzialmente quindi non è alle porte nessuna nuova ondata di caldo anomalo e le temperature risaliranno più che altro per effetto del soleggiamento, ma rimanendo tutto sommato non così lontane dalle medie del periodo.
I massimi anticiclonici tenderanno peraltro a collocarsi più facilmente sulle Isole Britanniche, lasciando così il Mediterraneo Centrale un po’ scoperto ed in balia d’infiltrazioni fresche derivanti da una tenace area instabile tra l’Egeo ed il Mar Nero. L’elemento chiave sarà dato dal fatto che l’intera struttura di alta pressione non avrà un assetto così solido alle altezze superiori dell’atmosfera, dove potrebbero avere spazio piccole aree di disturbo.
Eppure, a fronte di questa relativa fragilità, il dominio anticiclonico potrebbe riuscire a durare a lungo. Il motivo è facilmente spiegabile negli affondi delle ondulazioni cicloniche dalla Groenlandia a più riprese verso l’Atlantico Portoghese e l’Iberia, con chiusure in cut-off e rallentamenti evolutivi che farebbero il gioco dell’alta pressione, consentendo un’insistita fase di blocco.