Oltre mezza Europa continua a restare vittima di un’incisiva sacca instabile a carattere freddo, continuamente alimentata da un corridoio di correnti fredde che scendono dalle alte latitudini. Questa configurazione così penalizzante non mostra variazioni da diversi giorni, trovando una barriera invalicabile ad est nel muro anticiclonico centrato sulla Russia. I continui apporti d’aria così insolitamente fredda vengono innescati dall’anticiclone delle Azzorre, che continua a mantenere una posizione un po’ anomala sul Vicino Atlantico, allungando un braccio verso nord in direzione dell’Islanda.
La profonda area depressionaria vede così convergere una serie di impulsi instabili, che si imperniano attorno al perno principale sempre collocato nei pressi della Danimarca. E’ una situazione davvero anomala, sia come entità che come durata: solamente la Penisola Iberica resta in parte ai margini dell’influenza fredda ciclonico, con maggiori schiarite e clima un po’ caldo per quanto riguarda la parte meridionale della Spagna. Si tratta comunque di temperature pienamente nella norma.
L’ondulazione ciclonica è sprofondata in modo più serio sul Mediterraneo, così da apportare il proprio peso freddo ed instabile un po’ su tutta Italia. L’impulso frontale, sopraggiunto ieri, è scivolato lungo l’Adriatico andando ad influenzare le condizioni meteo in modo negativo anche sulle estreme regioni meridionali, che erano in precedenza rimaste al riparo grazie agli ultimi aliti di una circolazione africana che è stata letteralmente scacciata verso levante. Le precipitazioni si sono concentrate nelle ultime ore sulle zone interne, ma lo scarso contributo di calore per via del flusso d’aria così fresco non ha comunque generato situazioni temporalesche di particolare rilievo.