Il maltempo che ha interessato quasi tutta la Sicilia è stato provocato da una perturbazione temporalesca che nella giornata di ieri ha imperversato specialmente nella parte occidentale della regione, dove la rete pluviometrica regionale ha misurato punte di oltre i 100 mm.
I disagi causati dalle forti piogge non si sono fatti attendere, così che fiumi e torrenti sono straripati allagando anche abitazioni.
E notizia di poco fa, un fortissimo temporale ha interessato tutta la Sicilia orientale, provocando la caduta di considerevoli piogge. Si parla di 50/100 mm di acqua in circa un’ora. Il tempo sta però per migliorare.
E’ ancora necessario sottolineare come la Sicilia negli ultimi anni abbia avuto diversi eventi di pioggia eccessiva che hanno poi causato nubifragi, se non alluvioni anche con vittime.
Purtroppo la cultura meteo climatica italiana vede il rischio alluvionale solo per il Nord Italia e non per il Sud, dove si muore e si hanno gravi disagi tuttavia non sempre provocati dalla mano dell’uomo.
Spesso si degrada il Sud quando avvengono le alluvioni dando la colpa all’abusivismo edilizio, ma perché non si fanno studi sulla distribuzione temporale delle piogge?
Le alluvioni del siracusano dello scorso anno sono state provocate dalla natura, che ha concentrato in tempi ristretti piogge particolarmente violente. Tuttavia una maggiore attenzione e informazione sui rischi climatici non guasterebbe, altro che siccità o desertificazione imminente.
Un occhio attento direi che va dato verso la Calabria, altra regione estremamente vulnerabile alle piogge alluvionali. Già alle elementari ho studiato che i corsi d’acqua calabri sono a carattere torrentizio. Nelle montagne calabre la media pluviometrica è tra le maggiori d’Italia. Anche qui, altro che sole e mare, i nubifragi possono essere una realtà, peccato che se ne parli solo una volta avvenuti.
Orbene, i modelli matematici indicano il rischio di piogge violente, su tutto il settore ionico, ma non si è di sicuro in grado di prevedere alluvioni.
Tuttavia, seguendo la logica che il tempo atmosferico tende a persistere, se non a ripetere gli stessi eventi, il rischio di piogge estreme è da tener conto.
Nel finire di settimana, l’angoscia delle piogge torrenziali originate da sistemi nuvolosi mediterranei, in questa stagione molto piovosi, era iniziata nel sud della Toscana, con i nubifragi del grossetano, poi è spettato al viterbese.