PRIMA IL CALDO TORRIDO, poi una super grandinata Avevamo ampiamente sottolineato in merito alla possibilità che si potessero verificare fenomeni violenti dopo il caldo continuo che si è accanito con forza su tutto il Nord Italia e sulle zone alpine. In realtà il passaggio perturbato è stato molto morbido del previsto e non ha così scatenato tutte le potenzialità che potevano davvero essere spese, in virtù dell’accumulo eccessivo di calore.
A livello locale, non sono però mancati eventi di maltempo temporalesco anche incisivo, soprattutto sulle zone alpine e prealpine del settore orientale: un fenomeno piuttosto inusuale è successo proprio sabato in provincia di Pordenone dove il Monte Raut, la continuazione del gruppo meridionale del gruppo del Resettum (in Val Covera) a poco più di 2000 metri d’altezza, è apparso notevolmente imbiancato come in pieno inverno.
Una spruzzata di neve, in caso di fenomeni molto consistenti, ci poteva anche stare data la quota: in questo caso tutta la parte alta della montagna era pesantemente imbiancata e lo spettacolo era visibile fino in pianura, a decine di chilometri di distanza. Quella che per tutti è apparsa come neve precoce in realtà era semplicemente un manto costituito da alti strati di ghiaccio, che in alcuni punti hanno raggiunto il livello di 40-45 centimetri. Ciò significa che la grandine probabilmente è caduta con persistenza per qualche ora e, se fosse accaduto in una zona abitata, l’evento sarebbe stato certamente immortalato in tutta la sua imponenza.