ASSALTO DEL CALDO su oltre mezza Europa Era accaduto solo a fine giugno e si è ripetuto alla fine dell’estate: stiamo naturalmente parlando della possente ondata di caldo, capace di sfondare verso le latitudini centrali europee, nell’ambito di una stagione estiva in gran parte dominata dalle instabili e più fresche dinamiche autlantiche. Così, se in precedenza erano state Francia e Spagna a risentire maggiormente del caldo, l’anomala bolla africana nel corso dell’ultima settimana si è poi andata concentrando più ad est, colpendo direttamente il nostro Paese, ma anche le zone subito a nord delle Alpi e la fascia balcanico-danubiana.
Su gran parte dell’Europa Centro-Meridionale le temperature hanno raggiunto picchi massimi pressoché ovunque superiori ai 30 gradi e spesso 35 gradi, se si escludono le estreme zone orientali del Continente dove è rimasta attiva una circolazione più fresca dai quadranti settentrionali. I massimi d’anomalia si sono misurati tra Austria, Slovenia e Croazia ove il trend termico settimanale è stato mediamente di 7-8 gradi oltre la norma. Non a caso, proprio in Austria si sono misurate temperature fra i 36 ed i 38 gradi ed in qualche caso si è trattato di veri e propri record assoluti, non solo mensili.
L’alta pressione africana, che ha conquistato gran parte del Continente, ha dovuto fronteggiare una saccatura protesa sulle coste atlantiche, con perno poco al largo della Gran Bretagna. Lo scontro dell’aria fresca atlantica, con l’alito rovente sub-tropicale, ha prodotto vivaci situazioni temporalesche, a tratti anche su quelle aree centrali europee che hanno risentito di temperature molto sopra la norma. I limiti della fascia di confluenza si sono spinti fino all’Arco Alpino, ove i maggiori temporali si sono avuti sul finire della settimana, momento nel quale aria più fresca ha iniziato a sconfiggere i bollori africani.