Toscana, Lazio e Campania hanno pagato duramente dazio: il maltempo, con assalto in stile autunnale, ha determinato nubifragi localmente eclatanti, che non si erano visti nemmeno nell’estate 2002. A testimonianza della diffusione ed entità di questo guasto meteo che ci stiamo lasciando alle spalle, nemmeno il versante adriatico è stato risparmiato dai diluvi eccezionali, anche se si è trattato di casi generalmente più sporadici. Nella serata di giovedì è toccato a Pescara e zone limitrofe del litorale abruzzese, dove si è abbattuto un potente fortunale del tutto inusitato che ha lasciato sul suo tragitto una vera e propria bomba d’acqua.
Gli accumuli pluviometrici sono stati irregolari come sempre accade in concomitanza di questi eventi temporaleschi: in alcune zone maggiormente colpite di Pescara sono caduti oltre 100 millimetri nell’arco di appena un’ora, fra le 22.30 e le 23.30. Si tratta di un dato straordinario che, sommato agli altri eventi piovosi avvenuti di recente, porta questo mese di luglio ad essere non solo fra i più piovosi della storia, ma anche come il mese più ricco di precipitazioni, fino a questo momento, di tutto l’anno.