E’ evidente come la struttura anticiclonica, pur mostrando qualche pecca, riesca a proteggere la nostra Penisola da attacchi potenzialmente devastanti provenienti da varie direzioni. Le figure cicloniche principali sono le stesse che descrivemmo ieri, ma una in particolare sta modificando sostanzialmente il proprio posizionamento: la Bassa Pressione Atlantica.
All’occhio dei più distratti potrebbe apparire nella medesima ubicazione di ieri, invece no. S’è mossa, seppur di pochi chilometri, in direzione sud. Altro aspetto estremamente importante è l’espansione. Anche in questo caso possiamo affermare, senza timore di smentita, che sta guadagnando in superficie. Un’azione convincente, ma non in posizione tale da indurre peggioramenti organizzati verso l’Italia.
Nel pomeriggio di ieri, forse non tutti lo sanno, violenti temporali hanno coinvolto i settori occidentali e meridionali della Sardegna. Nei Modelli a scala Locale, ovvero a risoluzione maggiore – i cosiddetti LAM – non erano stati minimamente considerati. In qualche Global Model – ad esempio sul GFS ufficiale, il notissimo Modello del Centro di Calcolo Americano – si intravedeva la possibilità che quei temporali, dalla in Spagna, potessero traversare il Mare di Sardegna e sfondare nelle coste. Così è stato.
Ma perché abbiam scelto di citare quegli episodi? Perché si tratta di celle temporalesche formatesi a seguito degli spifferi d’aria umida indotti dalla Bassa Pressione Atlantica. Pur non essendo in grado di muovere perturbazioni organizzate – complice la resistenza opposta dall’Alta Pressione – ha inviato delle iniezioni capaci di destabilizzare l’atmosfera.
Ed è ad essa che dobbiamo guardare per comprendere cos’accadrà oggi e nelle giornate successive. Approfondendosi verso sud, infatti, determinerà una risposta dinamica dell’Anticiclone Africano. Già, tornerà la cupola rovente e stavolta provocherà la febbre nelle Isole e nelle regioni Meridionali. Più a nord, invece, la circolazione Atlantica proverà a prendere il sopravvento e non consentirà la pericolosa espansione al di là delle Alpi.
Diciamo che il tutto sta iniziando a prender forma. La risalita del promontorio subtropicale sta spengendo le velleità temporalesche del nord Africa. I venti, nei Canali Insulari, cominceranno a disporsi dai quadranti meridionali e sarà il chiaro segnale dell’ingresso della cupola.
Complessivamente possiamo dirvi che sarà una bella giornata. Al momento sono presenti parziali annuvolamenti nelle regioni Settentrionali ed all’estremo Sud, ma si tratta perlopiù di velature o stratificazioni assolutamente innocue.
Nelle prossime ore, invece, sulle Alpi continuerà a svilupparsi una sostenuta cumulogenesi e risulterà associata a qualche episodio temporalesco. La probabilità sembra essere maggiore sulle zone orientali, quindi tra il Trentino Alto Adige e il Friuli Venezia Giulia. Ve ne saranno di isolati sulle aree di ponente, ove però potrebbero verificarsi occasionali sconfinamenti in direzione della pedemontana o addirittura delle pianure più settentrionali.
Nubi a sviluppo verticale sembrano poter coinvolgere anche la parte meridionale dell’Appennino, con basso rischio di precipitazioni limitatamente alla Calabria.
Concludiamo con temperature e venti. Le prime non dovrebbero registrare sostanziali variazioni, salvo locali rialzi di 1-2 gradi nelle Isole. I venti si manterranno spesso deboli variabili o a regime di brezza. Nei Canali Insulari, lo abbiam detto, si disporranno meridionali, mentre all’estremo Sud permarrà qualche rinforzo di natura settentrionale.