Gelo e neve continuano ad imperversare oltralpe, ma il cruento blocco d’aria artica inizia lentamente a perdere un po’ di consistenza, sebbene persista attiva un’alimentazione del fiume d’aria gelida alle alte latitudini. Davvero eccezionali le temperature minime odierne misurate in Gran Bretagna, territorio abituato ad un clima ben più mite per l’influenza temperata che generalmente proviene, anche in questa stagione, dal Vicino Atlantico.
Quasi tutto il territorio britannico è completamente innevato fino a comprendere persino talune zone costiere, come già era successo in talune fasi rigide che si erano verificate nello scorso straordinario inverno. Fra i valori più bassi odierni misurati all’alba, vanno doverosamente citati quelli in Scozia con ben 15 gradi sottozero a Glasgow ed Edimburgo, ma spiccano anche i valori di -12°C a Manchester, -11°C a Newcastle e l’aeroporto di Londra Gatwich (contro i -5°C di Londra Haethrow).
L’Italia resta preda di una serie d’impulsi instabili, derivanti dal contrasto dell’aria moderatamente fredda che scende dalla Francia rispetto alle miti acque mediterranee. Un intenso nucleo temporalesco sta interessando la Sardegna per spostarsi sul Tirreno, mentre altri ammassi nuvolosi si avvicinano dalla Francia verso il Nord Italia, risucchiati da un minimo barico attualmente collocato fra la Liguria e l’Alto Tirreno
Le correnti più fredde (ma non rigide come quelle oltralpe) stanno pian piano guadagnando terreno verso le regioni centro-meridionali ed in questo modo il raggio d’azione dell’aria molto calda, affluita nei giorni scorsi, si è spostata verso est, interessando ormai più direttamente solo i settori orientali del Mediterraneo. La banda di nubi che vediamo sul Meridione d’Italia rappresenta proprio l’area di confluenza, ovvero di separazione fra l’aria fredda che incombe da ovest e quella più calda che, più ad est, precede il sistema nuvoloso.