Parlar di maltempo è divenuta consuetudine, certo non piacevole. Ma se ci si limitasse nel descrivere situazioni piovose o nevose “normali”, al di là del desiderio di qualche giorno di tempo stabile e soleggiato non creerebbe particolari disagi. Invece ci vediamo costretti, sempre più spesso, a commentare ondate di maltempo estremamente violente ed in seguito darvi cronaca di danni alle cose o ancor peggio alle persone. E’ un Autunno che sinora, da questo punto di vista, è stato terribile ed anche oggi crediamo che nei vari aggiornamenti leggerete di allagamenti o qualche frana. Sembra però che almeno al Nord la situazione sia destinata a migliorare, anche se in queste ore sta piovendo di buona lena in tutte quelle aree pesantemente provate dal pregresso peggioramento.
Piogge che, sia in Veneto che in Friuli, paiono destinate ad attenuarsi nel corso del mattino e lasciar spazio ad una spiccata variabilità. Variabilità che potrebbe risultare associata a qualche altro sporadico fenomeno qua e là, ma nulla di cui preoccuparsi. Discorso analogo al Nordovest, ove però i fenomeni risultano già più sporadici ad esclusione del Levante Ligure e della Lombardia. Levante Ligure che potrebbe registrare altri fenomeni durante la sera, ma anche in questo non dovrebbero recare alcun genere di problema. Segnaliamo un calo della quota neve, che si è attestata attorno ai 1000 m o poco al di sotto lungo l’intera cerchia alpina. Tra ieri e oggi è nevicato in abbondanza sulle montagne lombarde, alto atesine, venete e friulane. Notizie positive almeno per gli operatori turistici, che potranno aprire le piste in vista di un weekend che dovrebbe assicurare un netto miglioramento.
Ma spostiamoci al Centro. Giusto attardarsi con l’analisi, perché le precipitazioni risulteranno veramente forti. Pioverà tantissimo su Lazio e Campania, con rischio nubifragi realmente elevato. Già ieri sono stati registrati degli allagamenti e qualche disagio alla circolazione. Non solo nelle arterie stradali, anche in mare e in cielo. Alcuni voli sono stati dirottati dall’aeroporto napoletano agli scali romani. Situazione che in giornata potrebbe peggiorare ulteriormente, anche perché c’è da considerare che il Libeccio spirerà ben più forte, tanto da far registrare raffiche di burrasca su basso Tirreno e mari circostanti le Isole. Per intenderci, potrebbero aversi mareggiate nelle coste esposte e notevoli disagi ai trasporti marittimi.
Chi vive sul versante Adriatico saprà meglio di noi che il Libeccio non porta tanta pioggia, anzi, spesso non ne porta proprio. Tuttavia in queste prime ore giornaliere spirano sì correnti meridionali, ma più da S/SE che da SW. Il Libeccio giungerà con forza da metà giornata in poi, quando cominceranno ad aversi raffiche favoniche che dai pendii appenninici discenderanno in direzione delle coste. Abbiamo dato spazio alla circolazione dei venti perché ne deriveranno quelle poche precipitazioni che potrebbero coinvolgere i settori appenninici esposti ad occidente ma anche le Marche e parte dell’Abruzzo durante la mattinata.
Del Sud si è detto, almeno in parte. Le abbondanti precipitazioni cadranno non solo in Campania ma anche in Basilicata. Qualche rovescio coinvolgerà inizialmente la Calabria tirrenica settentrionale e la Penisola Salentina, mentre in Sicilia prevarranno le schiarite. In Sardegna ci sarà maltempo su tutta la fascia di ponente, in estensione sino alle aree interne esposte ai venti di Libeccio. Precipitazioni anche in forma di rovescio e localmente di forte entità. Diamo cenno alle nevicate anche sui rilievi appenninici centro settentrionali, che dovrebbero cadere dai 1200 m di quota tra Liguria ed Emilia Romagna, ai 1400/1500 delle altre regioni. Non escludiamo qualche breve spruzzata anche sulle cime più elevate della Sardegna.