Le reazioni cicloniche più o meno marcate sul Mar Mediterraneo, quando aria molto fredda investe le nostre regioni, non si fanno quasi mai attendere: spesso i modelli matematici faticano ad inquadrare al meglio questo tipo di evoluzioni, se non in prossimità dell’evento. Nelle ultime emissioni modellistiche è stata esaltata la ciclogenesi che, tra stanotte e le prime ore di domattina, dovrebbe approfondirsi sul bacino meridionale del Tirreno, lungo il tratto compreso fra le due Isole Maggiori.
Un rafforzamento dell’evoluzione ciclonica contempla naturalmente l’instabilità con maggiori nubi e precipitazioni, legate ad un sistema frontale che farà da spartiacque fra l’aria fredda balcanica in ingresso da nord/est e quella un po’ più mite messa in circolo dal minimo di bassa pressione. Le due Isole Maggiori si troveranno pertanto lungo la fascia di demarcazione con l’aria gelida che faticherà un po’ ad imporsi, soprattutto rispetto al resto d’Italia.
Cosa attenderci? Il peggioramento fra la notte e la giornata di domani coinvolgerà soprattutto la Calabria e le due Isole Maggiori, zone che dunque vedranno le prime significative nevicate stagionali seppure non a quote così basse come invece si è verificato lungo le regioni adriatiche, ben più esposte all’azione rigida dai Balcani. In base ai modelli in nostro possesso, nevicate consistenti dovrebbero interessare la Sardegna orientale, fino a quote considerevolmente basse soprattutto sulla fascia compresa fra la Gallura e le Baronie, ove non sono esclusi fiocchi fino a quote prossime ai 200-300 metri d’altezza. Sulle restanti aree dei versanti esposti dell’Isola la neve cadrà a quote prevalentemente collinari.