In Europa si è nuovamente generato quel contesto meteorologico che ha dominato per lunghi tratti nel mese di novembre e durante il primo scorcio di dicembre, con una vasta saccatura parzialmente sbilanciata sull’Europa Occidentale, che ha fatto arretrare ben distante ad ovest l’anticiclone di natura oceanica. L’aria gelida artica si va così ritirando sempre più alle medie-alte latitudini, mentre la via del Mediterraneo è tornata ad essere quella privilegiata dai sistemi perturbati atlantici, sospinti da un flusso di correnti decisamente miti ed umide da sud-ovest.
Questa stessa circolazione più mite risale poi verso i Balcani ed il Mar Nero, producendo un’aspra contrapposizione rispetto con la situazione presente sulle nazioni settentrionali del Continente. Di recente, la recrudescenza di gelo e neve era scaturita dal rovesciamento dal Polo Nord di un “pallettone gelido” del Vortice Polare, i cui resti si trovano ora in particolar modo concentrati sulla Penisola Scandinava. La fascia di demarcazione fra le due distinte circolazioni scorre sul nord della Francia e taglia in due la Germania.
Le propaggini più avanzate del sistema perturbato in arrivo da ovest ricoprono ormai gran parte dell’Italia centro-settentrionale: le prime precipitazioni, già dalle prime ore odierne, hanno interessato parte del Nord-Ovest, risultando spesso sotto forma di pioviggine almeno in pianura. Un po’ di fiocchi hanno interessato Milano, mentre al momento le precipitazioni si vanno accentuando e coinvolgono anche il Piemonte, dove la neve è segnalata in talune zone anche di neve. Fiocchi cadono anche su Torino, compresa l’area urbana, ma soprattutto sull’altopiano cuneese.