Sull’Europa sta agendo, quasi fossimo a Gennaio, un robusto Vortice Polare. Il termine non deve spaventare, probabilmente se ci seguite saprete di cosa stiamo parlando, ma per i profani basti sapere che si tratta di un’area di Bassa Pressione alimentata da aria di natura Polare. E’ una figura che stazione alle alte latitudini – lo dice la parola stessa, “Polare” – ma può capitare che con opportune disposizioni bariche possa estendersi verso sud.
E’ quello che sta accadendo negli ultimi giorni. L’Alta Pressione delle Azzorre è migrata verso nord, dirigendosi in Groenlandia, nel contempo il Vortice Polare è sceso a sud e sta inviando vari impulsi d’aria fredda verso i settori centro settentrionali europei. Scenari un po’ inusuali, lo abbiam detto, ma vi abbiamo anche detto che può succedere. Accadde l’anno scorso, accadde nel 2007. Se poi ripercorressimo gli annali meteorologici troveremmo tanti autunni condizionati precocemente da incursioni d’aria fredda. Non si corra però il rischio di abbozzare ipotesi sul prossimo Inverno, perché sarebbe un errore marchiano. Alla stagione fredda manca ancora del tempo e se si eccettuano alcune proiezioni, è ancora presto supporre qualcosa.
Il calo termico europeo ha coinvolto anche l’Italia. Oltre al freddo è giunta una perturbazione. Perturbazione che ha portato la neve in montagna e che ora sta causando un forte peggioramento nelle regioni Meridionali. Dopo essere transitato nel Mediterraneo ha goduto dell’apporto energetico rilasciato dal mare caldo ed è questa la ragione che sta favorendo le intense precipitazioni tra Sicilia, Calabria e Puglia.
Domani prevediamo un miglioramento. E’ vero anche che un nuovo impulso d’aria fredda va addossandosi alle Alpi, ma stavolta la direttrice è diversa e invece che penetrare nel Mediterraneo scapperà via sui Balcani. Riuscirà appena ad apportare un po’ di nubi sulle Venezie e anche qualche precipitazione mattutina sul Friuli Venezia Giulia. Andrà decisamente meglio al Nordovest, ma anche nel resto della Penisola. E’ vero che ci sarà un po’ di variabilità e anche forti venti – tra l’altro freddi – ma se si eccettua qualche sporadico fenomeno tra Toscana, Umbria, Marche ed Abruzzo la giornata correrà via senza alcun sussulto.
Quel che è importante sottolineare è che il clima resterà invernale. Vuol dire che le temperature non saliranno, anzi, giovedì potrebbero registrare una ulteriore leggera diminuzione tanto che la mattina successiva sembra sussistere la possibilità di locali gelate nelle pianure del Nord Italia. Un giovedì tutto sommato bello e abbondantemente soleggiato. I venti risulteranno un po’ meno vivaci e si disporranno dai quadranti orientali.
Venerdì comincerà a cambiare qualcosa. L’Artico, infatti, resterà indiscusso protagonista a livello europeo e una nuova incursione coinvolgerà i settori occidentali del continente. L’ampia saccatura, avvicinandosi al Mediterraneo, innescherà un calo della pressione e si tradurrà in un graduale aumento della nuvolosità nelle regioni del Nord. Si tratterà inizialmente di innocue stratificazioni, che tra l’altro si mostreranno qua e là anche sul Centro Italia.
Apparentemente si potrebbe trattare di qualcosa di poco significante, ma sabato avremo la testimonianza che quella nuvolosità annuncerà un cambio circolatorio. La copertura nuvolosa diverrà diffusa e gli annuvolamenti cominceranno ad essere minacciosi su alcune zone. Probabili deboli fenomeni sulle Alpi centro occidentali, ma anche in Sicilia. I venti ruoteranno dai quadranti meridionali e le temperature saliranno. Soprattutto le minime.
Domenica pare profilarsi un generale peggioramento. L’ingresso di una massa perturbata condurrà a precipitazioni sparse un po’ ovunque. Piogge e rovesci di maggiore intensità potrebbero interessare le due Isole, dirigendosi in seguito verso il Centro Sud. Il tutto condito da un rinforzo di venti meridionali, che dovrebbero favorire un ulteriore rialzo termico.