La sensazione di freddo al Nord si accresce e preannuncia l’ormai imminente colata artica in avvicinamento da nord, che sta bruscamente raffreddamento una parte rilevante del Continente Europeo, in attesa d’apporti d’aria ben più gelida che esalteranno ulteriormente questa parentesi invernale di fine novembre.
Un blocco ciclonico colmo d’aria fredda si metterà in moto nella notte fra giovedì e venerdì dalla Francia verso le regioni settentrionali italiane. Come spesso capita in queste situazioni, il Mediterraneo reagirà prontamente ed esalterà una ciclogenesi nei bassi strati, che tenderà probabilmente ad approfondirsi sul Mar Ligure per poi slittare verso l’Adriatico Centro-Settentrionale.
Una situazione da manuale, che andrà ad esaltare gli effetti del crescente afflusso d’aria fredda: l’impulso perturbato giungerà già nella notte fra giovedì e venerdì sulle regioni di venerdì, con precipitazioni inizialmente timide e neve a quote collinari, ma verso l’alba il contributo di fenomeni un po’ più decisi e dell’aria fredda in quota potrebbe determinare la trasformazione della pioggia in neve persino in pianura, dapprima in Piemonte e poi su parte della pianura lombarde, Oltrepò Pavese e piacentino.
Il fronte perturbato traslerà poi più ad est, ma sul Triveneto appaiono più basse le probabilità di neve fino in pianura: i fiocchi potranno tuttavia interessare le aree di fondovalle prealpine, laddove potrà ristagnare aria particolarmente fredda.